martedì 7 aprile 2009

... una straziante Via Crucis






... non ci sono parole per il dramma che si sta vivendo in Abruzzo ... bilancio salito a 207 vittime ... 70.000 gli sfollati ... intere città distrutte ... il patrimonio artistico di quelle zone, letteralmente cenere ...



c'è poca voglia di sorridere ... ieri sera volgendo lo sguardo alla scena conclusiva della rappresentazione storica svoltasi a Meta, nello scenario tetro e magnifico dello spiazzo antistante il cimitero, ho pianto ... il silenzio, quasi gelido, calato sul volto delle centinaia di persone assiepate lì, avanti, dietro, di fianco a me, non erano le solite facce stupefatte, a volte anche sorridenti, di chi comunque gode di una mera rappresentazione ...



no, ieri sera ho letto sofferenza, dolore ... come se il pensiero fosse lì, oltre i nostri monti a centinaia di chilometri più a est, a Onna, Paganica, L'Aquila ... paesi che ci sembrano ora familiari più che mai ...



Ho ascoltato le parole di una giornalista ... "ti trovi a non poter far nulla, disarmato e sconfitto prima ancora di cominciare a combattere, davanti alla forza inaudita della natura" ...



E' vero ... Perchè qui non si tratta della furia omicida di un uomo su altri uomini ... non è la guerra ... qui è la natura ... un qualcosa che non puoi prevedere ... non puoi sconfiggere ... a mani nude contro un gigante senza pietà ...




Stasera nel nostro Oratorio, nel giorno del "Bacio della Croce", pregheremo per le vittime di questo inaudito dramma ... il caso vuole che stasera ci troveremo a dire un qualcosa di particolare ...

"non c'è morte che tenga, non c'è più morte che tenga, anche se continuiamo a vivere la morte" ...

Sono parole del vescovo di Teano-Calvi mons. Arturo Aiello ...

Sarà Pasqua anche per questa gente ... verrà la luce, dopo la morte e le paure di questi giorni ...

Saranno questi mesi (speriamo pochi) una lunga e straziante via crucis ... ma come sempre sarà Pasqua ...

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