domenica 28 febbraio 2010

Notte d'Opuscolo, opuscolo di notte ... e una farfalla che vola, bellissima, nel cielo


Ore 0, 45 ... luna piena in alto nel cielo della penisola, dopo una giornata di sole che quasi non ricordavo più ...
Nella sede della Arc. della Santissima Annunziata i rappresentanti dei sodalizi dell'unità pastorale sono lì da oltre quattro ore, chiamati a raccolta per gli ultimi dettagli all'Opuscolo, la decisione sulla copertina, sulla foto del retro, la curiosità di leggere i "pezzi" dei coordinatori ... la correzione dei "giri".
"L'opuscolo è la mia droga", mi dice sussurrando, un amico confratello nell'attesa di entrare nella sede dei "bianchi" di Piano ... Del resto l'Opuscolo è come una magnifica farfalla, e si sa, la vita di una farfalla, è breve: può durare un giorno soltanto o un mese ... eppure ti resta davanti la ricchezza di quei intensi colori, il leggero svolazzare, l'armonia del suo librarsi nell'aria ...

Da bruco a farfalla, l'opuscolo 2010 è nato di notte ... il che dà alla situazione un non so che di ancor più magico ...

E credo che questa notte difficilmente la dimenticherò: momento di condivisione, momento di confronto, momento di rispetto ... momento di Grazia infinita...

E non solo per la curiosità di condividere, attraverso le correzioni, il percorso di San Giuseppe, piuttosto che quello dei "Neri" di Meta, ma anche di sapere aneddoti, opinioni, impressioni, insomma, tutto ciò che rende questo tempo dell'anno, il più magico e intenso di sempre.

Naturalmente voi amici lettori avrete tra le mani questo "Scrigno di Storia e Fede" tra poco più di due settimane, in tempo per vedere librarsi questa favolosa (e colorata) farfalla (posso dire soltanto che le foto sono, quest'anno, ancora più belle????).

Per il mio sodalizio, non posso che essere contento. Anche quest'anno abbiamo dato prova di vera maturità, consegnando un programma ricco e variegato, frutto di un cammino che stiamo mettendo in piedi da tempo ... frutti di grazia che attraverso questo Opuscolo cercheremo di raccogliere ancora di più ...

E allora vola farfalla di notte ... bella, luminosa come questa notte di luna piena, vola a dirci a tutti che anche quest'anno sarà, dopo i riti processionali, ancora una volta Pasqua ... Share/Bookmark

sabato 27 febbraio 2010

L'ORA DELLA MADRE ...


Nel prologo del suo libro sul Santo Rosario, San Josèmarìa Escrivà, fondatore dell'Opus Dei, diceva: Noi amiamo la Croce, dobbiamo amarla sinceramente, perché dove c’è la Croce c’è Cristo con il suo Amore, con la sua presenza che tutto avvolge... l'inizio del cammino che ha per termine l'amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna.
D'altra parte nel mezzo del cammino della Via Crucis, la tradizione ha sempre visto la presenza di Maria; e al suo termine, sotto la Croce, Stabat Mater, stava la Madre di Gesù, la nuova Eva, forte come il suo dolore, a generarci tutti alla fede e alla vita cristiana.

Il testo dello Stabat Mater, viene attribuito a Jacopone da Todi, al secolo Jacopo de' Benedetti, nato a Todi da famiglia nobile attorno al 1230; morirà nel convento di S.Lorenzo di Collazione, vicino a Todi nel 1306.

Dopo gli studi di giurisprudenza a Bologna, e dopo aver intrapreso in quella città la vita di notaio, alla morte della

moglie, avvenuta nel 1268, avendo scoperto che faceva uso del ciucio, sente nascere in sé la conversione ad una vita più umile e devota. Entrò nell'ordine di S.Francesco di Assisi, che era morto nel 1226, e scelse di vivere secondo la regola più rigida di questa nuova confraternita religiosa. E poiché, come il Poverello di Assisi, amava scrivere "laudi", divenne famoso per aver scritto varie "Laudi", di cui lo "Stabat Mater" è certamente la più famosa.

Mentre però lo scrivere di S.Francesco è solare e pieno di gioia cosmica come traspare nel"Cantico delle Creature", Jacopone, forse anche per le sofferenze che dovette patire, comprese il carcere, evidenziò una visione più incentrata sul dolore e sulla drammaticità di esso. Nello "Stabat Mater" ciò sarà particolarmente evidente ...


Lo Stabat, sarà il protagonista assoluto di questa bella esibizione il prossimo 13 marzo, alle ore 19,30 presso la Cappella dell'Oratorio di San Nicola, della corale dei Pueri Cantores "S. Michele Arcangelo" diretto dal M° Carmelo d'Esposito insieme al gruppo "Gli Eldar" (Daniela Mastellone, Claudia Gargiulo,Ivana ruggiero, Salvatore Rossi), e con il soprano M° Annamaria Gargiulo.

Accompagnati dal M° Mario Castellano.


Il testo dello Stabat Mater

Stabat Mater dolorosa

iuxta Crucem lacrimosa,

dum pendebat Fllius.

Cuius animam gementem,

cantrìstalam et dolentem,

pertransivit gladius.

O quarti tristis et afflicta

fuit illa benedicta Mater Unigeniti!

Quae maerabat, et dolebat,

Pia Mater, dum videbat

nati poenas incliti.

Quis est homo, qui non fleret,

Matrem Christi si videret

in tanto supplicio?

Quis non posset contristari,

Christi Matrem contemplari

dolentem cum Filio?

Pro peccatis suae gentis

vidit Iesum in tormentis,

et flagellis subditum.

Vidit suum dulcem natum

moriendo desolatum,

dum emisit spiritum.

Eia Mater, fons amoris,

me sentire vim doloris

fac, ut tecum lugeam.

Addolorata, in pianto

la Madre sta presso la Croce

da cui pende il Figlio.

Immersa in angoscia mortale

geme nell'intimo del cuore

trafitto da spada.

Quanto grande è il dolore

della benedetta fra le donne,

Madre dell'Unigenito!

Piange la Madre pietosa

contemplando le piaghe

del divino suo Figlio.

Chi può trattenersi dal pianto

davanti alla Madre di Cristo

in tanto tormento?

Chi può non provare dolore

davanti alla Madre

che porta la morte del Figlio?

Per i peccati del popolo suo

ella vede Gesù nei tormenti

del duro supplizio.

Per noi ella vede morire

il dolce suo Figlio,

solo, nell'ultima ora.

O Madre, sorgente di amore,

fa' ch'io viva il tuo martirio,

fa' ch'io pianga le tue lacrime.

Share/Bookmark

lunedì 22 febbraio 2010

MISERERE E "GENTI TUTTE" : SI PARTE



Diamo gli appuntamenti , anche per i nostri ragazzi, sulle prove del "Miserere" e del "Genti tutte" che cominceranno proprio in questi giorni e che coinvolgono centinaia di ragazzi e ragazze della nostra parrocchia:

Da stasera partono le iscrizioni al coro dell'Annunziata (il "Genti Tutte"): iscrizioni oggi e domani dalle 18,00 alle 20,00.


Le prove del Miserere iniziano invece, nella Basilica di San Michele domani 23 febbraio alle ore 20,30. Appuntamento che si ripeterà ogni martedì ed il venerdì alla stessa ora (il venerdì subito dopo la Via Crucis).


Le foto sono di Domenico Cinque - foto tratte dalla bellissima pagina di fb sulla Settimana Santa a Piano di Sorrento
http://www.facebook.com/pages/Piano-di-Sorrento-Italy/Settimana-Santa-a-Piano-di-Sorrento/291164493748


Share/Bookmark

domenica 21 febbraio 2010

POLVERE DI STORIA ...


Avevo preannunciato che sarebbe stata una Quaresima particolare per il nostro sodalizio ... Quaresima di Fede, Storia e Tradizione ...
A partire da quest'anno il simbolo che accompagnerà locandine, manifesti, inviti della nostra Congregazione ricalca lo storico stemma della Congregazione dei Pii Operai, con Padre Gaspare De Luise, appartenente alla stessa, che ha fondato nel 1875 a Piano di Sorrento, il nostro sodalizio
( vedi - http://oratoriodisannicola.blogspot.com/2009/03/le-nostre-origini-dai-pii-operai-ai.html)
All'interno dello stemma la riproduzione del dipinto che fino a trent'anni fa era custodito nel nostro Oratorio e che poi è stato rubato: raffigura i Santi Nicola e Luigi e della Immacolata, protettori del sodalizio e dell'oratorio.
Questo post lo scrivo, non solo per rendere una giusta informazione ai nostri lettori (lo storico stemma, il giglio e bastone, disegno dell'artista carottese Salvatore Cinque, campeggia ancora in tutte le attività dell'oratorio per il resto dell'anno) , ma anche per i complimenti che mi sono giunti da amici degli altri sodalizi, per una scelta che onora la storia e la tradizione, valori che con lo sguardo sempre rivolto al futuro, non possono lasciare indietro un glorioso passato ... Share/Bookmark

venerdì 19 febbraio 2010

ORIGINI E STORIA DELLA "VIA CRUCIS"

S.E. Mons. Piero Marini


Da stasera, alle 19.30, presso la Basilica di San Michele Arcangelo, comincerà la tradizionale Via Crucis, appuntamento importante della Quaresima 2010.
Un rito la cui origine si perde nella memoria: S. E. Mons. PIERO MARINI, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, aiuta a fare un pò più di chiarezza.

Nell'Occidente cristiano pochi pii esercizi sono tanto amati quanto la Via Crucis. Essa rinvia con memore affetto al tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: da quando egli e i suoi discepoli, « dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli ulivi » (Mc 14, 26), fino a quando il Signore fu condotto al « luogo del Golgota » (Mc 15, 26), fu crocifisso e sepolto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia di un giardino vicino.
La Via Crucis, nel senso attuale del termine, risale al Medio Evo inoltrato. San Bernardo di Chiaravalle (+ 1153), san Francesco d'Assisi (+ 1226) e san Bonaventura da Bagnoregio (+ 1274), per la loro devozione, affettuosa e partecipe, prepararono il terreno su cui sorgerà il pio esercizio.
Al clima di pietà compassionevole verso il mistero della Passione si deve aggiungere l'entusiasmo sollevato dalle Crociate che si propongono di ricuperare il Santo Sepolcro, il rifiorire dei pellegrinaggi a partire dal secolo XII e la presenza stabile, dal 1233, dei frati minori francescani nei « luoghi santi ».
Verso la fine del secolo XIII la Via Crucis è già menzionata, non ancora come pio esercizio, ma come cammino percorso da Gesù nella salita al Monte Calvario e segnato da una successione di « stazioni ».
Intorno al 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo Liber peregrinationis afferma di essere salito al Santo Sepolcro « per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem », e ne descrive le varie stationes: il palazzo di Erode, il Litostrato, dove Gesù fu condannato a morte, il luogo dove Egli incontrò le donne di Gerusalemme, il punto in cui Simone di Cirene prese su di sé la croce del Signore. E così via.
Sullo sfondo della devozione alla passione di Cristo e con riferimento al cammino percorso da Gesù nella salita al Monte Calvario, la Via Crucis, come pio esercizio, nasce direttamente da una sorta di fusione di tre devozioni che si diffusero, a partire dal secolo XV, soprattutto in Germania e nei Paesi Bassi:
- la devozione alle « cadute di Cristo » sotto la croce; se ne enumerano fino a sette;
- la devozione ai « cammini dolorosi di Cristo », che consiste nell'incedere processionale da una chiesa all'altra in memoria dei percorsi di dolore - sette, nove e anche di più -, compiuti da Cristo durante la sua passione: dal Getsemani alla casa di Anna (cf. Gv 18, 13), da questa alla casa di Caifa (cf. Gv 18, 24; Mt 26, 56), quindi al pretorio di Pilato (cf. Gv 18, 28; Mt 27, 2), al palazzo del re Erode (cf. Lc 23, 7) ...;
- la devozione alle « stazioni di Cristo », ai momenti in cui Gesù si ferma lungo il cammino verso il Calvario o perché costretto dai carnefici, o perché stremato dalla fatica, o perché, mosso dall'amore, cerca ancora di stabilire un dialogo con gli uomini e le donne che partecipano alla sua passione; spesso « cammini di dolore » e « stazioni » si corrispondono nel numero e nel contenuto (ogni « cammino » si conclude con una « stazione ») e queste ultime vengono indicate erigendo una colonna o una croce nelle quali è talora raffigurata la scena oggetto di meditazione.

La Via Crucis, nella sua forma attuale, con le stesse quattordici stazioni disposte nello stesso ordine (si conoscono infatti, almeno 4 varianti di "prima stazione" n.d.r.), è attestata in Spagna nella prima metà del secolo XVП, soprattutto in ambienti francescani. Dalla penisola iberica essa passò prima in Sardegna, allora sotto il dominio della corona spagnola, e poi nella penisola italica. Qui incontrò un convinto ed efficace propagatore in San Leonardo da Porto Maurizio (+ 1751), frate minore, instancabile missionario; egli eresse personalmente oltre 572 Via Crucis, delle quali è rimasta famosa quella eretta nel Colosseo, su richiesta di Benedetto XIV, il 27 dicembre 1750, a ricordo di quell'Anno Santo.

Partecipando alla Via Crucis, - conclude Mons. Marini - ogni discepolo di Gesù deve riaffermare la propria adesione al Maestro: per piangere il proprio peccato come Pietro; per aprirsi, come il Buon Ladrone, alla fede in Gesù, Messia sofferente; per restare presso la Croce di Cristo, come la Madre e il discepolo, e lì accogliere con essi la Parola che salva, il Sangue che purifica, lo Spirito che dà la vita.
Share/Bookmark

giovedì 18 febbraio 2010

SIGNORE INSEGNACI A PREGARE


Il primo appuntamento quaresimale all'oratorio è all'insegna della preghiera ...
L'esortazione "signore insegnaci a pregare" è il filo conduttore degli appuntamenti settimanali guidati dal primo assistente del sodalizio Vincenzo Russo.
Appuntamento ore 19,00. Share/Bookmark

L'ADDOLORATA DI "SAN NICOLA"

il dono di due confratelli ...
la maestria di un artigiano partenopeo ...
la vestizione di un'abile consorella ...

Così il prossimo 14 marzo, in occasione dello stabat mater, farà tenera e dolce presenza, la statuina dell'Addolorata, già soprannominata da chi ha avuto modo di vederla, "L'Addolorata di San Nicola".

Colori non consueti, con il rosso e il blu notte che invadono la scena, i capelli sciolti e il volto sofferente ... tra le mani il classico fazzoletto, con ricamo a mano.

Dopo il 14 marzo, la statuina sarà simbolo della serata del Martedì Santo dove, "Per incanto e per amore", racconteremo la storia di una madre ... e di un figlio ... Share/Bookmark

mercoledì 17 febbraio 2010

QUARESIMA 2010 - PER INCANTO E PER AMORE ...


Ecco il programma della Quaresima e della Settimana Santa all'Oratorio di San Nicola. FEDE, STORIA E TRADIZIONE, nel mese più lungo e intenso dell'anno


Tutti i martedì di Quaresima ore 19,30
Signore, insegnaci a pregare
riflessioni


Domenica 14 marzo 2010 ore 19,30

L’ Ora della Madre

Concerto preghiera della corale dei Pueri et Juvenes Cantores “S. Michele Arcangelo”; il gruppo de “Gli Eldar” ; il soprano M° Annamaria Gargiulo e il tenore M° Carmelo d’Esposito sulle note di una antica versione dello Stabat Mater, antichissima e struggente Lauda, attribuita a Jacopone da Todi.


Domenica 21 marzo 2010 ore 15,00

Pellegrinaggio presso la Tomba di Casanocillo


Giovedì 25 marzo 2010 ore 19,30

Incontro - preghiera per i giovani dell’Oratorio


Martedì Santo 30 marzo 2010 ore 19,30

“Bacio della Croce” - Per incanto e per amore

Incontro di preghiera per tutti i confratelli del sodalizio

Da cinque anni il sodalizio dei Luigini organizza un momento di preghiera che coinvolge i confratelli, le consorelle, i giovani dell’oratorio. Dietro un argomento di riflessione, (un racconto, una vicenda reale, il testo di una canzone, una preghiera) ci si riunisce attorno alla Croce del Sodalizio che posta dinanzi l’Altare della piccola cappella di San Nicola, sede della Congrega, viene teneramente abbracciata e baciata in segno di devozione, al termine della cerimonia.


Giovedì Santo 1 Aprile 2010 ore 18,00

Partecipazione del Governo del Sodalizio alla Messa in Coena Domini in Basilica.


Aprile 2010 (data da stabilire)

Presentazione del Volume “Un Pescatore di Anime” , biografia del Can. Don Eduardo Mastellone.

Dopo un’ attesa di oltre trent’anni, l’Oratorio di San Nicola pubblica, postuma, l’ennesima fatica letteraria dell’indimenticato Don Alfredo Ammendola, che raccoglie notizie sulla vita e sull’operato del Can. Don Eduardo Mastellone, tra i primi confratelli del sodalizio dei Luigini e poi guida spirituale dello stesso, che a metà degli anni ’20 mutò in Oratorio, sul modello salesiano di Don Bosco.


Share/Bookmark

sabato 13 febbraio 2010

"Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27)

Ancora pochi giorni e ci si rituffa nella Quaresima, i bagordi del Martedì grasso lasceranno posto al digiuno e alla penitenza, alla sofferenza che porterà alla salvezza ... origine di questo sacro giorno che riporto qui di seguito è tratto dal sito alleluja.net

L'origine del Mercoledì delle ceneri è da ricercare nell'antica prassi penitenziale. Originariamente il sacramento della penitenza non era celebrato secondo le modalità attuali. Il liturgista Pelagio Visentin sottolinea che l'evoluzione della disciplina penitenziale è triplice: "da una celebrazione pubblica ad una celebrazione privata; da una riconciliazione con la Chiesa, concessa una sola volta, ad una celebrazione frequente del sacramento, intesa come aiuto-rimedio nella vita del penitente; da una espiazione, previa all'assoluzione, prolungata e rigorosa, ad una soddisfazione, successiva all'assoluzione".

La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.

La teologia biblica rivela un duplice significato dell'uso delle ceneri.

1 - Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell'uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27). Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: "Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere" (Gb 30,19). In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell'uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).

2 - Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: "I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere" (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: "Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore" (Gdt 4,11).

La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione: "Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai" e "Convertitevi, e credete al Vangelo". Adrien Nocent sottolinea che l'antica formula (Ricordati che sei polvere...) è strettamente legata al gesto di versare le ceneri, mentre la nuova formula (Convertitevi...) esprime meglio l'aspetto positivo della quaresima che con questa celebrazione ha il suo inizio. Lo stesso liturgista propone una soluzione rituale molto significativa: "Se la cosa non risultasse troppo lunga, si potrebbe unire insieme l'antica e la nuova formula che, congiuntamente, esprimerebbero certo al meglio il significato della celebrazione: "Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai; dunque convertiti e credi al Vangelo".

Il rito dell'imposizione delle ceneri, pur celebrato dopo l'omelia, sostituisce l'atto penitenziale della messa; inoltre può essere compiuto anche senza la messa attraverso questo schema celebrativo: canto di ingresso, colletta, letture proprie, omelia, imposizione delle ceneri, preghiera dei fedeli, benedizione solenne del tempo di quaresima, congedo.

Le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma sarà opportuno indicare una celebrazione comunitaria "privilegiata" nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.

Enrico Beraudo
www.alleluja.net

Share/Bookmark

lunedì 8 febbraio 2010

Le foto del pranzo 2010

Share/Bookmark

LA GIORNATA DELLA VITA CONDIVISA


Non c'è che dire ... la fantasia di alcuni confratelli supera ogni più ardita immaginazione ...
E così il pranzo che ogni anno l'oratorio offre ai collaboratori, animatori, nuovi confratelli e amici, per l'aiuto dato nelle innumerevoli attività dell'anno appena trascorso, ha trovato un nome ...
E in fondo questa "Giornata della vita condivisa" è proprio un "nomen omen", racchiude in se il tutto ... il senso dello stare insieme, del con - dividere, per ciò che si è fatto e che sicuramente si continuerà a fare ...
Non ci sono dubbi dietro l'allegria e l'armonia di una domenica particolare c'è quella cosa che si chiama "attaccamento" legame all'oratorio, legame a quel che si fa ...
E a suggellare una giornata del genere, non poteva non mancare Don Pasquale, che nella preghiera che ha preceduto l'apertura delle "danze mangerecce" ha ringraziato il Signore per questa comunità, per l'armonia e per la gioia che sprigiona.
Buon Anno a tutti amici dell'oratorio, all'insegna dell'allegria e del buonumore si vince qualsiasi sfida Share/Bookmark

domenica 7 febbraio 2010

E QUI RICOMINCIA IL CAMMINO ...

Profumo di Riti quaresimali ...
Carnevale che impazza e le confraternite della penisola Sorrentina si sono già messe in cammino ...
e mentre dagli stipi si contano le vesti, si spolverano cappucci e si lucidano lampioni e fiaccole, l'appuntamento con l'opuscolo 2010 dell'Unità pastorale (l'organismo che riunisce i sodalizi dei Comuni di Piano, Meta e Sant'Agnello) non poteva assolutamente tardare ...
Siamo già al lavoro per consegnare un prodotto che se da un lato è il miglior vademecum per sapere quale sia il percorso della nostra processione del cuore (o semplicemente di tutte quelle che si snodano tra il giovedì sera e il venerdì santo lungo le nostre strade), dall'altro è oramai uno scrigno di notizie e di foto della vita dei sodalizi durante il periodo più lungo e magico dell'anno ...

Dal punto di vista del nostro sodalizio, in particolare, il programma, ricco e atteso della Quaresima 2010 sarò reso pubblico sul nostro blog il giorno delle Ceneri ... un programma all'insegna della fede, della tradizione, della preghiera ... appuntamenti indissolubili da alcuni anni a questa parte ... Share/Bookmark

martedì 2 febbraio 2010

APPUNTAMENTI IN BASILICA

Stasera nel giorno della Presentazione del Sognore (la "Candelora") celebrazione eucaristica alle 19,30
Mercoledì 17 ha inizio la quaresima: Celebrazione delle Ceneri in Basilica alle 19,30
da Venerdì 19 S.Rosario e Via Crucis a partire dalle 19,00 Share/Bookmark

la carica dei 13.000


Si apre febbraio ed è subito sorpresa ... difatti il nostro blog in pocho più di un anno ha raggiunto i 13.000 contatti.
Una soddisfazione immensa non solo per chi scrive, ma anche per chi vive l'Oratorio destando in voi la curiosità di leggere e conoscere quel che si fa ....
E questo mese si trascina via l'inizio della Quaresima, e con essa gli straordinari riti della Settimana santa, che vivremo a cavallo tra la fine di marzo e l'inizio di aprile.
L'Oratorio e in particolare il sodalizio dei Luigini sta preparando un calendario di eventi come mai prima d'ora all'insegna della fede, della storia, della tradizione ...
Allora teniamoci in contatto vi aspetto tutti e 13.000 a seguirci in queste prossime settimane Share/Bookmark