sabato 31 dicembre 2011

Auguri!!!

il priore e il governo 
augurano a tutti 
un 2012 
di pace, salute 
e serenità
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venerdì 30 dicembre 2011

PRESEPE 2011 - le prime immagini!!!!

Presepe che nel core riversare sa la fragranza d’una vita sana 
illuminata sempre dal Signore...  

Pure la mucca sfoggia il miglior viso per esser dalla foto immortalata 
insieme alla Famiglia insuperata...

Sono i versi, come quelli del titolo, dolcissimi, scritti appositamente per noi, da Padre Nicola Galeno, padre Carmelitano, già missionario in Giappone e oggi a Montechiaro presso la locale comunità carmelitana. Un augurio sincero che ci regala e che regala al presepe 2011 del nostro Oratorio, un omaggio alla Città di Gragnano e alla pasta ...



PRESEPE DELL’ORATORIO DI SAN NICOLA 2011 LA VALLE DEI MULINI DI GRAGNANO 

 Filippo Tommaso Marinetti, nel Manifesto della Cucina futurista del 1830, si scagliò contro “la pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana, simbolo passatista di pesantezza, di ponderatezza, di tronfiezza”. Se però, oltre a scrivere il manifesto del Futurismo, avesse letto nel proprio futuro, avrebbe saputo che qualche mese dopo sarebbe stato sorpreso a Milano nell’atto di divorare un grosso piatto di spaghetti. A questo punto giocò d’anticipo, scrivendo di sé: 

 “Marinetti dice basta/ messa al bando sia la pasta.
/ Poi si scopre Marinetti/ che divora gli spaghetti”. 

 È con un omaggio alla pasta che vogliamo raccontare il presepe 2011 qui a San Nicola. La pasta come omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, che abbiamo festeggiato quest’anno, la pasta come simbolo che anche in tempo di crisi unisce, la pasta, che nel presepe è allo stesso tempo segno di opulenza e di umiltà, in quanto la pasta è prodotto dalla farina, la pasta che nella nostra penisola trova un fulcro importante nella cittadina di Gragnano, La produzione dei maccheroni per uso non familiare ha inizio in Gragnano negli anni che vanno dal 1550 al 1600, Prima e durante questo periodo Gragnano era famosa in tutto il regno di Napoli per la produzione della seta e per la lavorazione dei tessuti. Ma la moria dei bachi dovuti ad una malattia delle piante, a fine 1700 mutarono l’interesse primario della cittadina, portandolo sulla lavorazione della pasta. Fu solo dopo il 1950 che si incominciano a produrre "maccheroni " con le prime industrie a produzione familiare: i mulini ad acqua situati sulla strada per Castello davano lavoro e pane a non pochi Gragnanesi si rimboccavano che avevano il privilegio di macinare il grano per solo 5 grani di tomolo. Sorgono così i primi pastifici: l'attività non è chiusa più nel ambito delle sole famiglie ,ma per il suo costante in grandirsi ,ha bisogno di molte braccia; gli imprenditori e i negozianti assumano il volto a noi consueto di industriali. Questo è, forse, uno dei primi fenomeni di industralizzazione del Sud. In pieno centro storico di Gragnano, proprio dietro il campanile della chiesa del Corpus Domini, parte la strada della Valle dei Mulini, l'antica mulattiera, oggi lastricata in cubetti di pietra lavica, che conduceva ad Amalfi sin dal medioevo. Lungo il torrente Vernotico, che la strada costeggia, erano attivi fino al secolo scorso 25 mulini ad acqua per la macina del grano. I più antichi documenti riguardanti le autorizzazioni a costruire i mulini sono del 1266 e del 1272. I mulini ad acqua furono il motore di una attività senza pari, che ancora oggi riconosce Gragnano quale capitale della pasta. Ed è in questa Valle, misterio e magica, centro di vita e di salute che “facciamo nostra” la rappresentazione dell’EVENTO 2011 

 Un anonimo del '500 soleva sempre dire: 
“ Ci sono tante cose importanti nella vita, la prima è mangiare, le altre non le conosco.” 


 A tutti voi visitatori l’augurio di buone feste e di uno spumeggiante 2012!
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l'alto "profilo" del nostro Oratorio!

Potete cliccare a questo link per visualizzare il nuovissimo profilo Facebook dell' Oratorio di San Nicola . Si conclude così una prima fase di innovazione digitale dell'oratorio, cominciata tre anni fa con la nascita di questo blog. I numeri del resto parlano chiaro circa 30.000 i lettori del blog in questi tre anni, 20.700 negli ultimi due, numeri spaventosi nel solo anno 2011 con il mese di luglio che ha visto incollati al sito 1858 visitatori. Numeri per i quali ci tocca ringraziare tutti voi, invitandovi a chiedere l'amicizia , virtuale , al nostro nuovo profilo!
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La Canzone de Lo capodanno, quando la tradizione si rinnova!

Come noto e come è attestato da diversi scrittori di storia locale, nella nostra Regione ( e si pensa anche nelle altre ) era diffuso l'uso di celebrare il Capodanno con i tradizionali fuochi pirotecnici e gettando dalle finestre, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, svariati oggetti. Ma oltre a tutto ciò nella nostra Regione c'era anche l'uso ( e tutt'ora in buona parte persiste ) di cantare la "Canzone de lo Capodanno". Nel cantare tale canzone si ricorreva all'uso di alcuni strumenti caratteristici : tamburelli, "scietavaiasse", putipù ed altri che producevano un fracasso, non fastidioso, ma piuttosto buffo e piacevole. Don Alfredo Ammendola nel suo romanzo  "Il Dolce Nido" storia romanzata della Città di Piano di Sorrento ricorda l'esistenza di una canzone di Capodanno che si ripeteva nelle famiglie carottesi a fine anno. La stessa veniva chiamata "napoletana". Secondo il sacerdote, che a San Nicola ha prestato per decenni la sua opera, la canzone è senza dubbio nata proprio a Piano di Sorrento, come confermato dalla pregiatissima opera di Manfredi Fasulo "La Penisola Sorrentina", cronistoria pregiata di questo angolo di Paradiso. Fermo restando che in altri angoli della nostra terra, la suddetta canzone è cantata con leggere differenze, resta un patrimonio insostituibile, che per il terzo anno, si ripete a san Nicola stasera. Vi aspettiamo numerosi (ore 19.30) Share/Bookmark

sabato 24 dicembre 2011

AUGURI SCOMODI - il Buon Natale di Don Tonino Bello

Con le parole di Don Tonino Bello (1935-1993), il Vescovo di Molfetta e carismatica figura del mondo cattolico, vicino alle istanze dei più poveri e degli emarginati,proviamo ad augurarci un Natale che vasda oltre gli - spesso - sterili auguri.

Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame. I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza. Tonino Bello
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Agostino e Raffaele ...

Il presepe che visiterete da domani mattina, presso l'Oratoiro di S. Nicola ha mille storie da raccontare ... noterete una certa qualità, un'attenzione particolare ai dettagli, una cura che seppure vi dicessimo il tempo perso quasi non ci credereste. Vi verrà spontane chidervi: chi è stato a fare questo? Mai errore è stato più deleterio. Dietro la realizzazione di questo presepio, di quest'angolo di Gragnano (e così vi sveliamo anche l'ultima sorpresa) c'è la storia di un gruppo di giovnai, forse non tanto giovani guidati da due "esperti": Agostino e Raffaele, che di presepi bivono, che di muschio e sugero sono attorniati fin da piccini, ci hanno insegnato qualche chicca, qualche dritta ... attenzione! Insegnare, non fare ... perchè il presepio è nato, cresciuto e arricchito da mani come sempre inesperte, mani di uomini e donne che si ritrovano per tre mesi nella piccola cappella e nelle ultime settimane sul trespolo di un piccolo boccascena, a dare vita alla magia. Agostino e Raffaele hanno cresciuto il livello, insegnandoci a fare ... insegnandoci a crescere, insegnandoci ad amare una tradizione che non dovrà morire ....
Auguri Agostino e Raffaele... e auguri a tutti voi .... vi aspettiamo numerosi per apprezzare la magia del natale, la magia del Presepe! Share/Bookmark

BUON NATALE

il priore e il governo dei Luigini
augura a tutti i confratelli, 
le consorelle del sodalizio, 
a tutti gli animatori, 
collaboratori e ragazzi dell'Oratorio 
e a tutti i lettori del blog,
un 
NATALE DI PACE E  SERENITA'
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domenica 18 dicembre 2011

Tombolata Via San Michele 2011

Ancora l'Oratorio di San Nicola ad animare la tombolata promossa dai Commericanti di Via San Michele 

Appuntamento nell'omonimo slargo
MERCOLEDI' 21 DICEMBRE
Start ore 18.00
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Quelle notti a faticar ...

Il cantiere del Presepe 2011 all'Oratorio di San Nicola non si ferma un attimo ... Ancora una settimana per definire i dettagli e stupire ... perchè è forse la parola stupire che più ricorre tra i giovani e meno giovani che stanno dando una mano alla realizzazione del progetto di quest'anno che vedrà rappresentato uno scorcio di penisola sorrentina ... il lembo iniziale di questo angolo di paradiso ... E per vedere il risultato quanto più realistico possibile, vale la pena anche fare tardi di notte, o saltare qualche prefissato impegno ... la magia sta per materializzarsi ...
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venerdì 16 dicembre 2011

Il Presepe nostro e l’Euro degli altri

In occasione della festa di San Nicola, lo scorso 6 dicembre, è stato stampato un nuovo numero de "Il Calabrone", ancora disponibile presso il nostro Oratorio. Pubblichiamo integralmente il pezzo scritto per noi da Giovanni D'Amora, tesoriere del sodalizio dei Luigini. UN viaggio tra i valori del Natale, in primis il Presepe, in un momento di difficile vita economico sociale del nostro paese.

Negli ultimi anni sul Calabrone ho cercato di raccontare qualcosa sul Natale . Si partì da “Natale in Europa e a ….. San Nicola”, si passò per il pellegrinaggio a Bari e poi si ipotizzò una ricostruzione della data della nascita di Gesù basata sul passaggio di una stella cometa. Quest’anno attraverso il Presepe voglio ritornare in Europa con l’intento di farvi ancor di più avvicinare alla nostra terra ed alla nostre tradizioni . Penso che la crisi economica dell’Euro che attanaglia fondamentalmente noi, le nostre famiglie, la gente semplice e normale , può essere affrontata e contrastata anche aggrappandosi alle proprie tradizioni. Questo pensiero lo voglio trasmettere attraverso il presepe. Noi siamo quello che siamo stati ed un’idea del presepe ed il suo valore intrinseco , ma ….. non celato , penso che possa servire nella vita dei nostri figli più di una pur utile tavoletta elettronica o di un gioco elettronico che , invece , cela e nasconde la sua anima . Il filo conduttore può essere : il presepe è la “ traduzione del Vangelo in dialetto “ e l’espressione del creato. Infatti il Presepe è “tutto” quello che ognuno è o vuole che sia ; ci sta o tarallaro , o pizzaiuolo, l’ammolafuorfece (arrotino) , o chianchier , o solachianiello (calzolaio) , e zampugnar, ci sono la natura, le stelle, gli animali, gli oggetti e così via con altri personaggi e mestieri che sono i nostri mestieri, o meglio che noi siamo . Il presepe è “tutto” quello che è stato creato e che ha sempre aiutato a vivere i nostri nonni . Tutte queste scene poi “girano” intorno ad un unico motore che NOI con lo SGUARDO cerchiamo dicendo “addò stà??” Il motore della capanna con i suoi sacri personaggi , ossia la scena che in qualsiasi posizione è posta nel presepe , al centro o in un lato , è per noi visitatori il fulcro con cui si raccorda tutto il resto del presepe (ossia del creato) . La frase che il presepe sia la “traduzione del Vangelo in dialetto” fu detta dal più grande artista napoletano di presepi chiamato il Cuciniello , morto nel 1889 . Che sia veritiera questa affermazione lo possiamo capire leggendo la scena dell’Evangelista Luca il quale , parlando di Maria , dice che “mentre si trovavano in quel luogo (Betlemme) , si compirono per Lei i giorni del parto . Diede alla luce il suo figlio primogenito , lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia (Praesepium) , perché non c’era posto per loro nell’albergo”. Questa scena è sempre stata variamente rappresentata , fino a quando nella notte di Natale del 1223 San Francesco d’Assisi volle riproporla dal vivo nella grotta di Greccio , in provincia di Rieti . La scena fu ripresa dal presepe napoletano ma con molte differenze , perché il presepe napoletano è una varietà di personaggi e di luoghi che vuole rappresentare tutto il mondo del creato , legato e collegato con la capanna su di cui i nostri occhi , muovendosi, …… vanno sempre a riporsi . L’interpretazione che personalmente traggo da questi semplici pensieri è che in questo momento storico forse ancor di più dobbiamo cercare di aggrapparci alle nostre tradizioni che ci hanno consentito di arrivare fino ad ora . Bisogna riscoprire i nostri valori , i nostri mestieri, il fare un qualcosa di utile e che sappiamo fare perché è quello che abbiamo sempre fatto , è quello che le generazioni passate ci hanno trasmesso non solo materialmente ma anche creandoci e facendoci nascere . Oggi si dice che è nel nostro DNA. Noi non capiamo l’anima che può esserci in un mondo finanziario e nell’Euro , nei BOND e nei BOT, perché forse l’anima non ce l’hanno , o almeno noi non la sentiamo nostra . Ma capiamo l’anima che c’è nelle scene del presepe perche da sempre è stato nostro e dei nostri cari che non ci sono più , capiamo l’anima che c’è nella poesia di Natale mille volte ripetuta ed altrettanto dimenticata nascosta sotto il piatto della tavola bandita del Natale . i dolci, i regali, la tombola e , per finire, la paura della Befana. Tutto ha il sapore del Natale perché sono le cose “nostre” ; l’europeismo non è nostro , anzi forse gli diamo fastidio . Pertanto ritengo che per aiutarsi è necessario non andare più nella direzione in cui ci hanno voluto far credere in questi ultimi 10 anni , ma andare nella direzione indicata figurativamente dal Presepe. Insegnate ai Vostri figli a farlo o almeno a visitarlo e capirlo ; nella vita ne avranno un beneficio maggiore rispetto a tutte queste cose europee lontane da noi . I mestieri , la cultura , le tradizioni e le nostre cose se le riscopriamo possono essere fonte di lavoro ed opportunità per il vivere ; facciamole riscoprire ai nostri figli e vedrete che ne avranno dei benefici . Per fare questo San Nicola Vi invita ad osservare il prossimo Suo Presepe in corso di allestimento , sperando che dolce e speranzoso sarà per Voi naufragar in tale ….. mar. Buon Natale2011
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martedì 6 dicembre 2011

SAN NICOLA DI BARI: ed è subito festa ... anche nel nostro Oratorio

San Nicola nacque a Patara, nella Licia, antica provincia dell'Asia Minore, verso l'anno 270, da famiglia ricca e profondamente religiosa. Ricevette subito il Battesimo, stando in piedi sulle debole ginocchia. Cresceva negli anni e nella virtù, dando segni di una bontà non comune e di una cultura superiore alla sua età. Nella Licia scoppiò una violenta pestilenza in cui morirono i suoi genitori. Rimasto solo a capo di un ricco patrimonio, pensò di arricchirsi spiritualmente erogando le sue sostanze in opere di beneficenza. Vicino di casa era un signore il quale per rovesci di fortuna aveva perduto tutti i suoi averi e versava nella più squallida miseria. Aveva tre figlie molto belle che non trovavano marito per le tristi condizioni in cui vivevano; il padre, disperato, pensava di venderne la bellezza e la gioventù. Nicola, venuto a conoscenza dell'imminente pericolo delle tre ragazze, pensò di salvarle. Di notte gettò dalla finestra socchiusa della camera delle fanciulle una borsa piena di monete d'oro, e fuggì. E il fatto si ripeté per tre volte perché le ragazze potessero onorevolmente sposarsi. Per questo San Nicola viene rappresentato con tre borse o con tre palle d'oro. Era venuto a morte il vescovo di Myra, nella Licia, quando vi giunse il giovane Nicola. Ai Vescovi riuniti per eleggere il nuovo Vescovo di Myra Dio, in una visione, fece conoscere l'uomo destinato alla sede episcopale di Mira, Nicola, che sarebbe giunto per primo al mattino in chiesa. Iniziò il suo ministero episcopale con la risurrezione di un bambino morto in un incendio. E in tutta la sua vita fu un taumaturgo, che accolse ed aiutò ogni categoria di persone. Dall'anno 303 al 313 ci fu una violenta persecuzione contro il Cristianesimo nell' Asia Minore, cominciata da Nerone a Roma e continuata in Asia da Diocleziano. In questa persecuzione morirono molti Vescovi e preti; sembra che anche San Nicola fu posto in carcere sotto l'imperatore Massimino. L 'imperatore Costantino rese la pace religiosa al mondo cristiano con l'editto di Milano nell'anno 313. S. Andrea di Creta celebra in San Nicola la dolcezza, la pietà, lo zelo, l' ardore della fede e la parola franca e sincera dei profeti, l’occhio vigile del Vescovo. L' arte bizantina rappresenta S. Nicola come un pope con la spada in mano che perseguita i nemici di Dio S. Metodio afferma che se la città di Myra non fu inquinata dall'eresia ariana, lo si deve alla parola coraggiosa ed illuminata di San Nicola. Ario, della Libia Cirenaica, sosteneva che Gesù Cristo non era Dio, non era sempre esistito, ma creato nel tempo soggetto all' errore e al vizio come tutti gli uomini. Egli, uomo di ingegno e buon parlatore, ingannò molti, compreso il vescovo Eusebio e l'Imperatore Costantino. Fu convocato il Concilio di Nicea, che si aprì nel mese di luglio dell'anno 325. Vi intervennero 318 vescovi e l'Imperatore Costantino. Vi partecipò anche San Nicola (anche se lo storico Eusebio non ne parla). E fu definita la divinità di Gesù Cristo. Al tempo di San Nicola la Licia era povera di grano, che proveniva dall'Egitto, e quindi spesso mancava il pane. Se le navi ritardavano o naufragavano, era la fame. Una volta venne a mancare il grano in Licia e il popolo ricorreva a San Nicola. Approdarono al porto di Mira, Andriaco, alcune navi di Alessandria, cariche di grano. Il Vescovo pregò il capitano delle navi di concedergli un po' di grano per il popolo di Mira, garantendo di ogni perdita presso il registro di Costantinopoli. Furono scaricate cento moggie di grano da ogni nave. Giunte poi le navi a Bisanzio, il peso del grano fu trovato identico a quello registrato alla partenza da Alessandria. Sembra che il fatto, con altre circostanze, si sia ripetuto più volte. Il governatore della provincia, Eustacchio, per denaro aveva condannato a morte tre giovani ufficiali. Informato S. Nicola, egli si portò a Birra luogo del supplizio, con tre capitani della guardia imperiale. Afferrò la spada dalle mani del carnefice e la gettò a terra; fece poi sciogliere e liberare i prigionieri. Si recò poi dal console governatore e lo rimproverò di aver venduto la giustizia per duecento libbre d'oro, minacciando di riferire all'Imperatore. Così i tre ufficiali, detti Stratilati, furono liberati. Ma i tre capitani della corte imperiali, che avevano dato man forte a San Nicola, furono accusati di cospirazione contro la vita dell 'imperatore. San Nicola li libera apparendo in visione al prefetto pretoriano falso accusatore e all'Imperatore Costantino. In diverse occasioni San Nicola manifestò la sua protezione ai marinai in occasione di tempeste. Fu eccezionale taumaturgo. Per professare la carità operò numerosi miracoli: una piazza di Napoli fu dedicata alla Carità; nelle vicinanze fu costruita la nostra chiesa, denominata di San Nicola alla Carità. Mentre si recava al Concilio di Nicea, o comunque in viaggio, per il disagio dell'età e per le sue deboli forze, fu costretto a rivolgersi ad una osteria per mangiare qualcosa: gli fu presentato come pesce salato un pezzo di carne umana. L' oste aveva preso l' abitudine di uccidere giovani clienti e conservarne le carni macellate come se fossero pesci. Il Santo diede un pugno sul barilotto da cui uscirono tre fanciulli vivi che ringraziarono il loro benefattore. Altra volta San Nicola ridiede la vita a due giovani studenti diretti ad Atene e fermatisi a Mira per chiedere la benedizione del Santo Vescovo. Uccisi dall' oste e fatti a pezzi erano stati mescolati a carne salata da ammannire ai viaggiatori. E molti altri fatti miracolosi si narrano nella vita di S. Nicola, il santo più venerato di tutto il mondo cristiano, sia orientale che occidentale. Per la invasione dei Saraceni, la tomba di San Nicola a Mira fu abbandonata e lasciata alla custodia di pochi monaci. Nei primi giorni di aprile del 1087 da Bari salparono tre navi per Andriaco, il porto di Mira. Venne in mente ai marinai, vedendo il luogo deserto e abbandonato, di trafugare i resti mortali di San Nicola per portarli in terra cristiana. C'era anche un gruppo di Veneziani che avevano il medesimo scopo. I Baresi furono più pronti, prelevarono il corpo e con un viaggio molto burrascoso, giunsero a Bari il 9 maggio 1087. Fu costruita una nuova chiesa e nella cripta fu deposto il corpo di San Nicola vescovo di Mira, nel mese di settembre 1089. Da allora si incrementò ulteriormente la devozione a San Nicola nel mondo occidentale. Nel 1089 Urbano Il dichiara feste solenni di San Nicola il 6 dicembre, giorno della morte e il 9 maggio giorno dell'arrivo delle ossa a Bari. Sul finire del secolo XI si riunisce a Bari presso la tomba di San Nicola il Concilio Ecumenico nel quale fu definita la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (qui ex Patre Filioque procedit) Nel corso dei secoli molti pontefici e molti santi si recarono a Bari per venerare il vescovo di Mira sepolto a Bari. Dal corpo di San Nicola emana la "manna", che è acqua purissima, non inquinata, per mezzo della quale si ottennero molti prodigi e miracoli.
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domenica 4 dicembre 2011

LUCE CHE UNA STRADA SOLA INSEGNI - NATALE 2011 ALL'ORATORIO DI SAN NICOLA


Definito il programma di "LUCE CHE UNA STRADA SOLA INSEGNI", terzo appuntamento con la tradizione del Natale all'Oratorio di San Nicola. Possibile solo qualche variazione di orario e di scelta di una data (il concerto - preghiera del nuovo anno), ma gli eventi ci sono, e sono per tutti i gusti, come sempre nella tradizione che vede la Cappella dell'Oratorio, protagonista assoluta nel panorama del Centro Storico della nostra città!

6 DICEMBRE 
Festa di San Nicola Ore 18.30 
Santa Messa e distribuzione del pane benedetto Si comincia con la tradizionale e molto sentita festa di S.Nicola. La benedizione dei panini benedetti da oltre un secolo, segna un momento di devozione altissimo. 

13 e 20 DICEMBRE 
Santo Rosario e riflessione sull’Avvento Ore 18.30 
La recita del Rosario a cornice di due momenti di riflessione sull’Avvento 

22 DICEMBRE 
“Verso Natale” Ore 18.30 
Preghiera Musicale tra le immagini dell’Annuncio e della Nascita 

24 DICEMBRE 
VESPRO E DEPOSIZIONE DEL BAMBINELLO Ore 17.30 
La recita del vespro e l’apertura al pubblico del Presepe della Cappella di San Nicola. La tradizione che si rinnova 

25 DICEMBRE - 8 GENNAIO 
Artistico Presepe nella Cappella di San Nicola
Il presepe cresce, negli uomini, nei mezzi, nelle scenografie, nei personaggi. E nelle sorprese. Orari modificabili (9.00 - 13.00 17.00 - 21.00) 

28 DICEMBRE 
CONCERTO DI NATALE Dell’Ass. Musicale EUTERPE Ore 19.00 
La magia dei brani del Natale. Un appuntamento da non perdere 

30 DICEMBRE 
Riunione del sodalizio Brindisi augurale  e “Canzone de Lo capo d’Anno” Ore 19.00 
La riunione di approvazione del bilancio del sodalizio dei Luigini diventa per iscritti e non, un momento di incontro e di scambio di auguri. Il tutto condito dalla gioiosa allegria della "Canzone de Lo Capo d'anno" 

PRIMI GIORNI DI GENNAIO 
CONCERTO - PREGHIERA dei Maestri Carmelo d’Esposito e Annamaria Gargiulo con gli “Eldar” Ore 19.30 
Natale e musica, binomio inscindibile: un appuntamento con i classici del Natale e le preghiere più belli di questo tempo magico e tenero.
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domenica 27 novembre 2011

FESTA DI SAN NICOLA 2011

MARTEDI' 6 DICEMBRE ALLE 18.30
SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA 
NEL GIORNO DI 
SAN NICOLA
BENEDIZIONE E DISTRIBUZIONE DEI TRADIZIONALI "PANINI"

partono con la festa del Santo patrono dei naviganti, e che dal lontanissimo 1334 da nome e titolo a questa piccola cappellina nel cuore di Piano di Sorrento, 
gli appuntamenti di Natale nel nostro Oratorio. Emozioni da non perdere!


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venerdì 25 novembre 2011

NATALE 2011 A SAN NICOLA. LA SETTIMANA PROSSIMA LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA

Sarà presentato entro la metà della prossima settimana il programma natalizio dell'Oratorio di San Nicola. "LUCE CHE UNA STRADA SOLA INSEGNI" è oramai un appuntamento consolidato, e di prestigio, che rende la piccola Cappella nel centro storico di Piano di Sorrento il luogo invitante e di ritrovo per amanti della tradizione, dalla Musica al Presepio.
Il programma partirà come sempre con la solenne celebrazione eucaristica nel giorno di San Nicola, il prossimo 6 dicembre. Nel programma tanta musica delle feste, e l'inossidabile Presepe.
A proposito della undicesima edizione del Presepe a San Nicola, da quest'anno si è deciso di cambiare la dicitura: non più quella romantica "Presepio dei ragazzi", ma quella più matura e semplice di "Presepe nella Cappella di San Nicola". Il perchè è presto svelato: quest'anno il presepio si compone di numerose novità, di una attenzione scenografica senza precedenti e di una ricchezza di figure. Una maturità che rende questo appuntamento imperdibile per gli amanti della tradizione, una tappa fondamentale per chi viene in Penisola Sorrentina in giro per Presepi.
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mercoledì 23 novembre 2011

SAN NICOLA TEAM, UN DEBUTTO GRINTOSO

Debutto ufficiale in amichevole per il San Nicola Team sicuro protagonista del prossino Don Bosco Cup 2011/2012 che sabato pomeriggio svelerà il calendario definitivo in quel di Napoli (torneo regionale). Contro il team guidato dall'Alleducatore Giuseppe Gargiulo, i Don Bosco Friends di Sant'Agnello guidati da Peppe Pane. La partita termina in parità, 5 - 5 , in un clima dove non è mancata la grinta e l'agonismo. In vantaggio a inizio primo tempo con serpentina ubriacante di Rino De Martino, complice i numerosi cambi, necessari a Mister Peppe per valutare nel complesso l'intero gruppo, la squadra si rilassa e va sotto di 4 reti. Da notare che gli avversari sono anche di età più grande dei nostri. Ma a metà ripresa sono i ragazzi di Peppe Pane a rilassarsi, e Mister Gargiulo ridisegna la squadra: dentro i veterani "fuoriquota" Tonino Aversa e soprattutto Enrico Gargiulo  (tris di reti micidiale) che danno la spinta in più ai bianco blu: soprattutto Enrico si è dimostrato superiore atleticamente e per carattere. Una bella sorpresa per Mister Gargiulo. Ottimi spunti dal reparto difensivo per l'incisività dei due portieri Rizza e Cioffi e per la determinazione di Donato Aiello. Un ruolo cui Peppe tiene parecchio, una sfida personale lanciata nel corso dei primi allenamenti. A centrocampo ottime le geometrie disegnate da Francesco Esposito e Angelo Cacace, il cuore e la grinta di Michele del Santo. In attacco già detto di Enrico e di Rino, occhio anche a Sorrentino, che nonostante i "giganti" della Don Bosco Friends, ha tenuto bene il reparto confermando i grandi progressi visti in allenamento. La gara ha rappresentato anche il debutto di parte del kit in dotazione al nostro team, manca solo la divisa ufficiale. Ancora poco per svelarla, ancora poco per cominciare a sognare.
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lunedì 21 novembre 2011

MARTEDI' 22 NOVEMBRE 2011
FESTA DI SANTA CECILIA 
SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA
ORE 18.30
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venerdì 4 novembre 2011

Appuntamento col Rosario





Recita del Santo Rosario
ogni martedì sera,
ore 18.30 Share/Bookmark

martedì 1 novembre 2011

Guardare oltre ...

In una cappella piena all'inverosimile, ieri sera si è svolta la celebrazione Eucaristica per il 136° anniversario della fondazione del pio Sodalizio dei Luigini. C'erano tanti confratelli, consorelle, fedeli. Tutti ad ascoltare Don Tonino de Maio, tutti a volgere il proprio sguardo all'insù, a scrutare oltre il sacerdote, nella cappellina dove sono custodite le tre grosse statue, gli oggetti recentemente trafugati, e poi a fine messa, come in un amaro mini tour, a guardare quell'asticella di legno rimasta lì, solitaria, senza il dipinto del 1334.
"E' pur sempre festa", ricorda Don Tonino nell'omelia, "anche se la botta è dura da digerire! Però come recita il vangelo che abbiamo letto (il discorso delle Beatitudini n.d.r.) è oltre i simboli, che bisogna guardare se vogliamo farci santi!".
Un messaggio che facciamo nostro, a dimostrazione di come ci si debba rialzare, ricominciare, riprendere.
Il senso di un 31 ottobre che difficilmente dimenticheremo....
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martedì 25 ottobre 2011

31 ottobre1875, 31 ottobre 2011 ...si rinnova la storia

LUNEDI 31 OTTOBRE ORE 18,30 
RECITA DEL S. ROSARIO
A SEGUIRE SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA 
NEL 136° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE 
DEL PIO SODALIZIO DEI LUIGINI
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domenica 23 ottobre 2011

San Nicola Team - proseguono gli allenamenti

L'Alleducatore Giuseppe Gargiulo tiene sulle spine il team. Confermato che il gruppo Under 15 che parteciperà alla  PGS - Don Bosco Cup 2011-2012, sarà composto da 15 elementi, ieri pomeriggio nuovo allenamento a Sant'Agnello, presso la struttura dei Sette Dolori. Corsa, prve fisiche e partitella, prosegue il ritiro pre-torneo della squadra bianco-blu.
In evidenza continua Giuseppe Sorrentino. La pulce, segna diverte e tiene la forma atletica, nonstante il lavoro massacrante a cui  i ragazzi sono sottoposti.
Benissimo Francesco Esposito, sulla fascia è un vero rullo compressore. Bene Rino de Martino e Donato Aiello, liberi di spaziare in attacco.
Dopo un anno di inattività riflettori puntati su Valerio De Maio, talento puro e vera scommessa di Mister Gargiulo. Portarlo ai livelli di due anni fa. Siamo convinti che ci riuscirà, visto che lo stesso Valerio è tornato ieri in gol con una sublime punizione.
In difesa bene Gambardella e Ascione, Angelo Cacace provato centrale, da relative garanzie.
In settimana arriveranno gli attrezzi tecnici. A breve la comunicazione sulla divisa ufficiale del Team
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Presepe 2011 ... il viaggio riparte ... con qualche sorpresa!

Fervono i preparativi che porteranno al nuovo allestimento del presepe 2011 presso l'Oratorio di San Nicola. Cambia la location "strutturale" che permetterà di rendere visibile - dopo due anni - l'altare della piccola cappella. Ma soprattutto è stato scelto, oramai da dieci giorni, il luogo che sarà rappresentato. Dopo gli scorci di Via San Michele, la marina di Cassano, i Colli di San Pietro e il Vallone S.Giuseppe, il presepio 2011 esce fuori dai confini Carottesi. In questo 150° anniversario dell'Unità di Italia ci sarà un omaggio affettuoso e "gustoso" a un tipico emblema tricolore e alla zona in cui viene - storicamente - prodotto.


alcune immagini del Presepe 2010

Curiosi? Bisogna attendere il 25 dicembre ... Non è poi così lontano ...
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lunedì 17 ottobre 2011

Il coraggio di rialzarsi ...

 Una immagine che è già storia: marzo 2010, la Madonna Addolorata sull'altare prima del tradizionale concerto quaresimale; in alto a sinistra il dipinto ligneo di S'Antonino,nella nicchia sopra l'altare si riconoscono, ai piedi delle due statue, i due reliquiari. Tutti gli oggetti elencati sono stati rubati.

Alla fine del sopralluogo dei carabinieri nella tarda serata di sabato, il maresciallo rincuore il priore Lorenzo Milano: "Rimettete tutto a posto, dovete andare avanti". E così ieri sera, mentre nel salone, in modo quasi surreale, riprendevano le attività (la danza, per le più piccine), alcuni confratelli osservavano, immaginavano, si travestivano da investigatori, e nel frattempo aiutavano a sistemare, a dimostrazione che la vicenda ha scosso tutti, ha colpito tutti. 
Eravamo in tanti ieri pomeriggio, a cercare in archivio e sui computer foto e dettagli degli oggetti rubati, da mettere su cd e consegnarli nelle mani dei Carabinieri. E' quasi  certo che non si tratti dell'opera di un balordo, ma di un esperto, che su commissione o meno, ha agito spogliando l'Oratorio di quelle poche, ma tanto care, cose di valore.
Ora lasciamo svolgere l'attività di indagine alle forze dell'Ordine, che sappiamo si stanno già muovendo anche fuori dal contesto peninsulare. Resta quella colonna vuota, e la sola asticella di legno che faceva da cornice al dipinto, appesa al muro, dondolante. Ieri sera, mentre rimettevamo a posto gli angeli e sistemavamo le statue (la statuina di S.Luigi ha perso quattro dita della mano, probabilmente nella fretta di strappare gli angeli, i ladri hanno fatto urtare la statua contro la parete della nicchia), abbiamo deciso di lasciare quella "mazzarella" ancora appesa, lì, al muro, ad attendere che quel quadro, ce lo auguriamo, ritorni al proprio posto.
E mentre tutto torna, deve tornare alla normalità, le dimostrazioni di affetto di tanti amici sul web, alunni di ieri e di oggi, confratelli e consorelli degli altri sodalizi, ci rincuora. Un grazie affettuoso, e la speranza che questa resti solo un brutto sogno, dal quale ridestarci presto ...
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domenica 16 ottobre 2011

La rabbia e l'orgoglio: vile furto a San Nicola

Non avremmo mai voluto raccontarlo ... forse non l'avremmo mai pensato, nemmeno nel peggiore degli incubi, in fondo ogni furto subito è un pezzo di noi che ci viene sottratto ... Quando poi, meschini e infingardi ladri rubano in una chiesa, la piccola Cappella di San Nicola che per centinaia e centinai di cittadini di Piano di Sorrento ha rappresentato la crescita, la formazione, la vita, il passaggio dall'infanzia alla gioventù ... beh, ad essere colpiti non è solo chi ci "vive" ora, ma un'intera città.
Andiamo con ordine lasciando spazio innanzitutto alla cronaca: ignoti ladri entrano nelle sale e nella cappella (non dal portone di ingresso che non è stato intaccato, probabile il loro passaggio per i giardini limitrofi), rovistano ovunque, aprono cassetti, spulciano nei documenti d'archivio, sottraggono un antichissimo proiettore di inizio novecento, che Don Eduardo usava per dilettare i primi "alunni dell'Oratorio", la statuina della Madonna Addolorata, acquistata appena un anno e mezzo fa, poi si recano, vigliacchi, in cappella. scassinano la cassetta delle offerte, circa 50 euro il contenuto. Poi si arrampicano sull'altare, i candelieri spostati, la statua di San Luigi quasi a fare da muro al vile gesto viene girata, mani indegne strappano dal muro della nicchia i 4 angeli di cartapesta leccese ... chissà cosa li frena dal sottrarli. Spezzate loro le ali, giacciono sull'altare in marmo ... 
 la statuina sottratta della Madonna Addolorata, terracotta, e occhi in vetro, modello '700 napoletano

 la nicchia con le tre statue in cartapesta di scuola leccese: 
gli angeli ai piedi della Vergine Immacolata sono stati strappati ma non rubati, 
i due reliquiari (al centro e vicino la statua di San Luigi) sono stati trafugati

sulla colonna in alto vicino il lampadario, il dipinto su legno di Sant'Antonino, 
è il pezzo più pregiato, trafugato da mani ignobili

Ma la furia di questi balordi (e se fosse soltanto uno?) non si ferma, dalla nicchia, senza pietà vengono sottratti i due reliquiari con il frammento osseo di San Nicola, e nell'altro una piccolo scheggia della Croce di Nostro Signore. Non contenti questi luridi avidi si avventano, usando la sedia sacerdotale verso la colonna di sinistra, in alto, non troppo alto a quanto pare per i malviventi, sulla venerata immagine di Sant'Antonino, quadro dipinto su legno, unico e ultime pezzo del trittico (San Nicola, la Vergine e Sant'Antonio), che era affisso sull'altare delle primitiva Cappella ... 1334 ... insomma, la Storia, che vola via, tra mani ignobili, che meritano solo disprezzo.
Scappano i ladri, scappano usando un vecchio borsone dell'Oratorio, fino a ieri c'erano fili e prolunghe, cavetti e microfoni, per metterci dentro il  risultato della loro razzia ... scompare anche un vecchio centrino ... chissà, forse la pietas di avvolgere la statuina della Addolorata, li avrà convinti ad agire almeno con attenzione.

Immediata la denuncia ai Carabinieri di Piano di Sorrento e il loro intervento: pochi i dubbi, è qualcuno che conosceva cosa andava a "pescare" ...
Rammaricati, dispiaciuti e rabbiosi, i componenti il governo del Sodalizio dei Luigini. Il priore Lorenzo Milano condanna il gesto e rivolgendosi ai malviventi fa appello al loro buon cuore: "sottrarre quei beni, significa rubare all'intera comunità carottese un pezzo della loro storia".
"Intollerabile, assurdo... a pochi mesi dall'inizio del restauro della Cappella, proprio gli oggetti che più di tutti rappresentano la  storia di questo posto ci vengono sottratti", commentano gli altri amministratori del Sodalizio.

Questo blog seguirà con attenzione ciò che accadrà, a partire dalle indagini. Ci auguriamo che i beni sottratti ritornino a casa, alla devozione di una città , Piano di Sorrento, da oggi sicuramente più povera, e che prova a chiedersi il perchè di tanta efferata crudeltà.
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venerdì 14 ottobre 2011

Momento di comunione tra i sodalizi dell'Unità pastorale. Appuntamento domani a Villa Fondi

Le Confraternite dell'Unità Pastorale di Meta, Piano di Sorrento e Sant'Agnello si riuniscono a Villa Fondi, domani sera,intorno ai rispettivi Padri Spirituali, per dare inizio ad un "cammino comune" più concreto e continuo.L'incontro di preghiera è aperto a tutte le consorelle e tutti i confratelli della Confraternite dell'Unità pastorale di Meta, Piano di Sorrento e Sant'Agnello.

Programma: 
ore 17,00 - accoglienza 
ore 17,30 - momento di preghiera 
ore 18,30 - momento di comunione fraterna con musica e dolci.

Tutte le consorelle e i confratelli dei nostri Sodalizi, sono vivamente invitati a partecipare.
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domenica 9 ottobre 2011

San Nicola Team: subito in mostra i muscoli. Sorrentino sorprende con un gol da calcio d'angolo!!

Il campetto dei Sette Dolori è da quest'anno "la casa" degli allenameti e delle partite del San Nicola Team perr il prossimo Don Bosco Cup che prenderà il via tra poco (tutte le informazioni sul sito della P.G.S.).
Ieri il primo incontro, e ad attendere i venti ragazzini (che hanno sfidato le prime gocce d'acqua di un autunno ritardatario) anche Giuseppe Pane, responsabile salesiano e P.G.S. di Sant'Agnello, che ha illustrato ai ragazzi il progetto e soprattutto il fine: lo stare insieme, l'educare e il saper essere educati che attraverso lo sport vivee il suo momento più alto.
E così lo stare insieme ha fatto da collante a tiri in porta, dribbling tra coni, corse attorno al campo ... 
Da un punto di vista tecnico l'Alleducatore Giuseppe Gargiulo (ottimamente coadiuvato da Tony Aversa, Enrico Gargiulo e Marco Coppola) stila già una mini classifica di promossi e bocciati: "ho visto bene Francesco Pio e Tonino Pio, sorprendente pure Federico; cerco maggiore grinta da tutti gli altri se vogliamo  ben figurare nella manifestazione".
Da segnalare nella partitella in famiglia, l'incredibile rete di Giuseppe Sorrentino direttamente da calcio d'angolo, e la doppietta di Federico Russo ... Un biglietto da visita bellissimo per il mister e per il team!
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San Nicola si lancia in ... pista!

La moda del momento rilanciata da talent e show televisivi, approda anche a San Nicola: da lunedì 10 ottobre alle 9.30 si balla. Un vero e proprio corso per chi ha voglia di imparare, divertirsi, trascorrere un pò di tempo ... l'appuntamento  settimanale. A dirigere un vero maestro di ballo. Responsabile dell'iniziativa è la consorella Tania D'Auria.
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sabato 8 ottobre 2011

SAN NICOLA E SPORT - PERCHE' CI CREDIAMO!

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza dopo il primo incontro di calcetto ieri sera a S.Nicola.
A tutti i ragazzi presenti è stata distribuita la domanda per l'assicurazione in triplice copia: dovrà essere compilata DA TUTTI COLORO CHE HANNO INTENZIONE - FREQUENTANDO L'ORATORIO - di svolgere l'attività sportiva.

Insomma, l'assicurazione copre coloro che giocano, corrono, saltano dentro le mura dell'Oratorio. E' consigliabile a prescindere; un domani nulla toglie che la stessa venga estesa a tutti coloro che "vivono" l'Oratorio al di fuori della stessa attività sportiva.
Il torneo regionale CALCIO A 8 organizzato dalla  PGS ci vedrà impegnati con una formazione UNDER 15 (1997/98 più fuoriquota 1999/2000): anche qui i ragazzi nati negli anni sopra indicati HANNO PIENA LIBERTA' DI ADERIRE ALL'INIZIATIVA.
E' chiaro che se non ci sarà adesione di almeno 10/12 ragazzi non ci sarà partecipazione all'iniziativa.
Ai ragazzi UNDER 15 che parteciperanno al torneo sarà data prossimamente in dotazione un apposito kit per la partecipazione al torneo.
Il torneo sarà disputato tra il sabato pomeriggio e la domenica mattina.
Il San Nicola Team (la nostra squadra) disputerà le partite casalinghe la DOMENICA MATTINA.
L'Alleducatore Giuseppe Gargiulo (e la definizione è bella assai, perchè è allo stesso tempo EDUCATORE e ALLENATORE, qui non c'è nessuna pretesa di trasformare l'Oratorio in polisportiva o nelle "CANTERE" di Inter, MIlan,Napoli ... ect ect...) assicurà a tutti i ragazzi (Under 15, nati dopo il 2000, quelli che vogliono o meno aderire al progetto PGS) la stessa partecipazione a tutte le iniziative sportive che si terranno dentro e fuori l'Oratorio.
Crediamo che lo sport sia un elemento di socializzazione importante. Non per essere "alti", ma semplicemente per ribadire che NOI CI CREDIAMO, riportiamo le parole - BELLISSIME - di Giovanni Paolo II a proposito di Sport, fede e cultura.
“Consapevoli del potenziale educativo e spirituale dello sport, i credenti e anche la gente di buona volontà dovrebbero unirsi nella lotta con qualsiasi deviazione, che possono intromettersi in esso, vedendo in essi un ostacolo per un completo sviluppo della persona e per la gioia della sua vita. È necessario difendere il corpo umano da vari attentati alla sua integrità, da qualsiasi sfruttamento e da idolatria”. Il Papa si rendeva conto, che siccome lo sport è molto importante dimensione dello sviluppo della persona umana, che integra la sua anima e il corpo, sarà anzi già è lo scopo della sua degradazione e deumanizzazione. “Lo sport e sicuramente uno delle importanti manifestazioni, capace di trasmettere i profondi valori umanistici e spirituali, se viene praticato nello spirito di rispetto verso le regole; può però contrapporsi alle vere regole e scopi, se serve agli interessi estranei ai suoi principali, i quali non rispettano il centrale ruolo della persona umana. Purtroppo abbastanza numerosi – e forse sempre più visibili – sono le manifestazioni della crisi, che spesso minaccia i valori fondamentali etici dello sport. Accanto allo sport, che aiuta all’uomo, esiste lo sport che danneggia la persona umana, accanto lo sport che nobilita il corpo umano, esiste lo sport, che lo umilia e tradisce; accanto lo sport che serve agli alti ideali, c’è anche lo sport che si prodiga solo per il guadagno, accanto allo sport che unisce, esiste lo sport che divide” (28 X 2000 – Giubileo degli Sportivi, Aula Paolo VI).
Noi crediamo in questo, lo facciammo per questo ... buon fine settimana a tutti (appuntamento alle 16.00 a Sant'Agnello per il primo incontro d'allenamento, ci sarà anche Giuseppe Pane, responsabile PGS Sant'Agnello)
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Il Sodalizio Comunica - vendita dei dolci del 30 settembre scorso

l'amministrazione del sodalizio dei Luigini comunica che a seguito della vendita di dolci effettuata la sera del 30 settembre scorso a via S.Michele, durante la manifestazione "Pian...issimo", sono stati incassati Euro 355,00.

Come segnalato durante la serata, il ricavato va per il restauro della Cappella
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giovedì 6 ottobre 2011

Venerdì 7 ... si comincia!!!

Appuntamento alle 18.30 a San Nicola con la ripresa delle attività sportive che vivranno di un doppio appuntamento settimanale.
Presso il campetto dell'oratorio non si terrà più il classico allenamento così come svolto negli ultimi anni, ma semplici rifiniture atletiche. Il campetto, come ben sapete, non si presta a sfide agonistiche di livello. Sarà dunque più un appuntamento di ritrovo in vista di sfide e/o appuntamenti legati a tornei o manifestazioni. La preparazione al Don Bosco Cup 2012 sarà preparato a Sant'Agnello in date e orari da concordare. Di tutto questo e altro si parlerà domani serà dalle 18.30 a San Nicola.
Vi aspettiamo, San Nicola trasmette di nuovo passione!!!
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San Nicola Team - ecco il logo

Salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, è stato presentato ieri il logo che comparirà sulla divisa ufficiale e sugli accessori della nuova avventura sportiva che accompagnerà l'Oratorio di San Nicola nel Don Bosco Cup, organizzato dalla PGS Italia.
Il logo Oro e Nero su cui campeggiano due gigli ed un pallone tra le scritte "San Nicola Team - Piano di Sorrento" sarà cucito sulle divise che avranno i classici colori del nostro oratorio: il bianco e il blu.
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mercoledì 5 ottobre 2011

Giovedì appuntamento col Santo Rosario

Da domani 6 ottobre e per tutti i giovedì seguenti, alle ore 19,30, nella cappella dell'oratorio di San Nicola, reciteremo il santo rosario meditando sui misteri della luce. Ti aspetto non mancare perchè anche perdere una mezz'ora, si fa per dire perdere, per pregare aiuta a prendere la vita con amore e passione. Passate parola.

Vincenzo Russo (primo assistente sodalizio dei Luigini)
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lunedì 3 ottobre 2011

San Nicola Team e P.G.S. - Comincia l'avventura più bella.

Le P.G.S. (POLISPORTIVE GIOVANILI SALESIANE) vengono fondate ufficialmente nel 1967, promosse dagli Enti salesiani CNOS e CIOFS, per coordinare ed ufficializzare la grande mole di attività sportiva che da sempre viene promossa all'interno degli Istituti e degli Oratori Salesiani. Quello tra i salesiani ed il gioco è un legame antico quanto Don Bosco: è difficile pensare i Salesiani o Don Bosco e non immaginarli partecipanti al gioco dei ragazzi. La scelta del gioco è di fondamentale importanza nella pedagogia salesiana, pedagogia rivolta a creare "buoni cristiani ed onesti cittadini".Nel 1979 il CONI (il Comitato Olimpico Naizonale) riconosce le P.G.S. come Ente Nazionale di Promozione Sportiva ed allora il progetto P.G.S. può essere proposto anche al di fuori del mondo salesiano. Un progetto che non nasce per ripetere attivismi sportivi, ma per attivare dinamismi sportivi in un contesto educativo, avendo come preoccupazione finale il domani dei ragazzi: l'Ente PGS si occupa di sport per costruire nell'atleta la Persona. Il suo scopo è di sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell'attività sportiva, all'interno di un articolato progetto di uomo e di società, ispirato alla visione cristiana, al sistema preventivo di Don Bosco ed agli apporti della tradizione salesiana. Educare vuol dire stare accanto alle persone per aiutarle, senza sostituirsi a loro, a cogliere ed interpretare la realtà. Ecco allora l'impegno delle PGS alla promozione del volontariato nel servizio educativo, riconoscendone la validità nella formazione della persona. Ma non basta la buona volontà ed ecco allora il grande impegno nel dare e curare la professionalità e lo stile dell'animazione degli allenatori. 30 Anni di proposte e 140 Campi Scuola hanno permesso alle PGS di formare migliaia di giovani allenatori con particolari attitudini educative, tanto da potersi permettere di coniare per loro un nuovo termine molto significativo: gli ALLEDUCATORI! Nel 1991 una variazione di statuto molto significativa: le PGS cessano di essere "ENTE" per diventare "ASSOCIAZIONE". Un semplice cambio di parola, ma un profondo cambio di significato. Ente fa pensare ad una struttura di servizio; Associazione meglio si adatta ad una comunità in cui i soci si devono sentire parte attiva per il raggiungimento degli obiettivi. Sicuramente un modo di pensare e di proporre sport un po' "diverso" da quello comunemente presentato dai media, ma un modo che evidentemente ha trovato molti più estimatori di quanto ci si potesse attendere. Infatti le P.G.S. sono passate dalle centinaia di Istituti ed Oratori salesiani del 1967 ad una realtà associativa che conta attualmente 2.183 società, con 109.331 tesserati. Le P.G.S. sono presenti in tutte le venti Regioni d'Italia, avendo verificato anno per anno un incremento di adesioni giovanili ancor più significativo ove si consideri che la diminuzione delle nascite, ormai strutturale nel nostro paese, ha limitato fortemente il numero totale dei giovani. P.G.S. italia può infine vantarsi di aver dato la spinta alla creazione di una sua Struttura Internazionale, che permetterà quest'anno lo svolgimento a Lubiana della 19° edizione dei Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana: 1.800 giovani provenienti da 14 nazioni Europee con la partecipazione straordinaria di sud-americani, di asiatici e di africani. Tutti uniti da un unico spirito, quello di Don Bosco, che consentirà concretamente e realmente di vivere un'esperienza di pace e fraternità. Ed è un onore, maturato con convinzione negli anni, che lo storico oratorio di San Nicola, nel cuore della penisola Sorrentina, fondato da Don Eduardo Mastellone, che ammirava e apprezzava il lavoro svolto con i giovani proprio da Don Bosco, è lieto di comunicare - tramite l'istituto salesiano "Don Bosco" di Sant'Agnello - la propria sub iscrizione (proprio tramite gli amici di S'Agnello) alle attività della PGS Campania e nazionale. Un onore che fa dell'Oratorio di San nIcola un punto di riferimento anche sportivo in penisola Sorrentina, e di Giuseppe Gargiulo, responsabile delle attività sportive, un vero ALLEDUCATORE ... A breve cmunicheremo le modalità di adesioni e gli inizi degli allenamenti per la partecipazione in puro spirito di allegria e condivisione, alla DON BOSCO CUP 2012. Fin d'ora i nostri in bocca al lupo a tutti!!!
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