Passi la sconfitta nel recupero col Cicciano, un 5-3 che sa di vendetta, vista la prova d'orgoglio dimostrata e tanta, tanta sfortuna, ma la valanga di reti subite dall'Alma Verde Quarto, rappresentano il punto più basso di tutta l'esperienza nel campionato provinciale vissuto dal team sannicolino.
Non ci sono scusanti: neanche il fatto che a Giuseppe Gargiulo mancavano i migliori, o comunque i più bravi. Nè D'Esposito e De Martino assenti per infortunio, nè Guarracino squalificato per due giornate.
E' mancata la testa, saltata insieme ad una condizione atletica
precaria e forse non più recuperabile. Nella sfida contro l'Alma Verde la reazione è durata dieci minuti. Un lampo. Troppo poco. E l'orgoglio, sfoderato solo da Angelo, resta un dato isolatissimo. E anche se i punti di distacco dal terzo posto restano bene o male sei, il timore è di avere di fronte una squadra allo sbando e senza meta. Vogliamo sbagliarci, perchè sarebbe un grave errore buttare via tempo, fatica (e denaro).
PASCUCCI VINCENZO. errore sul terzo gol, per il resto non può nulla S.V.
AIELLO DONATO. Rivceve i complimenti del mister avversario. Troppo poco. S.V.
RUSSO PASQUALE. Quando si sveglia è tardi. S.V.
SORRENTINO GIUSEPPE. Tre gol che fanno solo media
S.V.
POLLIO GENNARO. Ci prova, almeno. S.V.
GAMBARDELLA GIOVANNI. Grinta solo alla fine S.V.
PONTICORVO GIUSEPPE. Partecipa alla debacle. S.V.
ANGELO CACACE. Ci mette il cuore (e le gambe) che il resto della squadra ha dimenticato a Piano 8 COMBATTENTE
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