giovedì 5 aprile 2012

Qual'è "l'odore" delle processioni?

Che odore hanno le processioni"? Me lo chiedo a poche ore dal primmo rullo di tamburo, dal primo versetto intonato del Miserere, dal primo tintinnio che fanno gli incensieri una volta agitati al vento ...
Il profano mi risponderebbe dicendomi: "profumo di incenso ..." perchè, aggiungerebbe, "la processione non ha odore" ... si parla sempre dei cinque sensi, del loro intrinseco valore, nella comunicazione, nella sessualità ... E se ci par normale che una processione si "vede" ... "si tocca" ... "si ascolta" ... se vogliamo "si gusta" ... ma quand'è che essa si "annusa"?
I profani dicevamo la identificano con l'incenso ... e invece no ... la processione, nasce con l'odore della naftalina, la puzza di chiuso ... quella degli stipi in cui vesti, martiri, bacchette dei cerimonieri sono chiusi per otto mesi all'anno. Neppure il tempo di riporre (per i pii sodalizi che amano realizzare il presepio nelle loro sedi) i pastori negli scatoli, che già è "resurrezione", per tutti i simboli dei riti processionali. La naftalina evapora a contatto con la brezza dei "giorni della merla", quelli rigidi di fine gennaio ... e quando la pasqua cade di marzo, beh, allora l'Epifania non è solo liturgicamente la Prima Pasqua, lo è già per le confraternite! Dicevamo della naftalina .... dalla puzza di chiuso, a tutta una sere di "odori tecnici", tutti quei materiali che servono a lucidare, sistemare, donare luce ai simboli ... bottiglie di Sidol, si mischiano con spray alla cera d'api... trattamenti più invasivi per gli oggetti in legno o in metallo ... un pò di stucco (leggermente inodore) per quella statuina dell'addolorata o dell'ecce homo .... poi l'odore della canapa per rimettere a posto quel flagello ...
Solo chi vive dentro questo mondo, si inebria di odori che nella vita di tutti i giorni forse, stenterebbe a riconoscere .... Non nasciamo muratori, nè imbianchini, e neppure "restauratori", eppure come bambini un pò cresciuti, le Confraternite sembrano nelle notti di marzo un cantiere liturgico, un'officina dove si sperimentano nuove emozioni, dove si annusano nuovi odori.
Il profumo del profano, è solo l'ultimo step .... l'ultima fase ... c'è il profumo degli oli e dele cere liquide. Da tempo ormai le candele classiche hanno lasciato il passo a questi contenitori vitrei o simili che contengono questa preziosa "manna", capace di durare il tempo di una processione, di spegnersi difficilmente, di resistere alle più cruenti intemperie. Poi c'è l'odore di bucato, quello che in molti sodalizi è ancora un odore "casalingo". Le consorelle sono molto spesso chiamate a rammendare i "sacchi" e "i guantini" e a dar loro un profumo impeccabile. Della vasta gamma di detersivi e detergenti in commercio preferisco evitare .... un tempo, secoli fa, era la cenere a far brillare quei capi, incredibile ritorno alle origini della Quaresima, di quel Tempo, di cui questi riti sono figli .... Le vesti linde e pinte fano bella mostra di sè nelle salette dei sodalizi... c'è ancora da lavare i pavimenti delle nostre cappelle, di profumare con i fiori le statue della Addolorata e del Cristo Morto, di riempire le vesti dei misereristi e dei cori di preziose e profumate caramelle per la gola, e di mettere, infine, nelle navette il prezioso incenso, che spesso l'arguto confratello pesca in qualche mercatino orientale durante l'anno, ma sempre dopo che una goccia di spirito abbia fatto brillare la nera carbonella .... Eccoli i profumi delle processioni ... L'aspetto spirituale dentro cui si vive questo mistero, mi porta però a dire che mentre le processioni del Giovedì Sera profumano di Vita ... l'istituzione dell'Eucarestia, la luce del comandamento nuovo che a quella Mensa Gesù Cristo consegna all'umanità intera, le processione del Venerdì Notte e della Sera, profumano di Morte ... ma anche quella morte, quell'affannosa ricerca del Figlio da parte della Madre, quel pianto disperato della stessa dinanzi al Figlio già morto, sono sovrastati e poi cancellati dai profumi della Pasqua. Il Vangelo ci narra, di questo tempo, il profumo degli unguenti sparsi sul corpo del defunto Gesù Cristo.... Oli e unguenti profumati, appunto .... la Pasqua è esplosione di profumo, etereo, vibrante, che sa di primavera.... ma prima c'è la morte ... come sempre accade nelle nostre vite .... come sempre accade nelle nostre processioni, dalla naftalina ... all'incenso .... (foto wikipedia-Arc.SS.Annunziata)
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