domenica 14 dicembre 2014

"Andare oltre l'apparenza, scoprire l'altro, impegnarsi per l'altro, Vegliare" - il messaggio del Priore durante il giuramento di ieri sera

Cerimonia solenne, quella di ieri sera, dove il nuovo Governo dei Luigini ha solennemente giurato, prendendo così possesso del nuovo incarico, affidato dai confratelli e dalle consorelle lo scorso 23 novembre. Celebrante il parroco Don Pasquale Irolla, presenti i Priori degli altri sodalizi dell'Unità Pastorale di Piano, Meta e Sant'Agnello. Ecco il testo letto dal Priore Biagio Verdicchio, dopo la comunione, che ha dato il via a questo quinquennio:
"Innanzitutto Grazie! Grazie a Don Pasquale per l’affetto, la vicinanza e le parole durante l’omelia di questa sera, Grazie ai Priori, agli amministratori, ai tanti confratelli presenti nella nostra piccola cappella, recentemente restaurata: per esigenze di spazio non abbiamo “riempito di colori” questo luogo. Grazie a Roberto, che oramai da due elezioni veglia sulla regolarità del voto, ma soprattutto per l’amicizia, bella e personale che mi lega a lui. Grazie a chi mi ha preceduto. Lorenzo fino a ieri, e Vincenzo quando ancora molti di noi, giovanissimi, non sapevamo bene cosa fossa la Congrega dei Luigini, e cosa ci facesse dentro l'Oratorio di San Nicola. Grazie ai nostri “testimoni” dietro quelle firme c'è un voler ribadire un percorso comune di storia, con i cugini maggiori Bianchi, e di legame con la comunità e il territorio, con gli amici Giuseppini. Questa scelta mi stava molto a cuore. Grazie a tutti voi presenti, i ragazzi soprattutto… e tra poco vi dirò il perché …
Vedete, la sera prima del voto, in un colloquio telefonico con una persona a me molto cara, peraltro presente qui stasera, mi fu detto: “lo sai Biagio, se dovessi diventare Priore, saresti il più giovane della tua comunità, forse addirittura il più giovane della Diocesi”.
Tralascio i controlli di rito, mi interessava piuttosto la parola giovane, più volte ripetuta in quella telefonata. Una parola che spesso noi confratelli Luigini, dimentichiamo: è INSERITA A CHIARE LETTERE NELLA DICITURA ORIGINARIA DEL NOSTRO SODALIZIO. “CONGREGA DI SPIRITO DEI GIOVANI CAROTTESI”. Ecco, io stasera voglio provare, e nel farlo non nascondo un pizzico di emozione, a regalarvi delle parole, che vorrei fossero le linee guida del nostro nuovo cammino insieme. Lo faccio da Giovane Priore, o meglio da Giovane (nonostante la barba bianca e i pochi capelli) Luigino. Lo faccio prendendo spunto da un libro, a me molto caro, e che ho pensato di donare agli amici Priori della nostra Unità Pastorale di Meta, Piano e Sant’Agnello. Sapete, in occasione del Giuramento di una nuova amministrazione è usanza scambiarci un pensiero. Ne ho visti tanti in undici anni di amministrazione, prima da segretario e poi da secondo assistente. Ma ho pensato di regalare a voi, amici, una copia de Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry: il racconto, altamente poetico, che affronta con stile unico nel suo genere, temi profondi come la vita, l’amicizia, il tempo, la ricchezza, la felicità e l’amore, lasciando a un lettore attento e sensibile spunti di riflessione ancora oggi attuali e originali. Per questo, anche se dedicata a dei ragazzi, l’opera contiene molti messaggi rivolti anche a noi più adulti (“bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi”).
Messaggi che vorrei facessero parte del viaggio che da stasera intraprenderò. - Andare oltre l’apparenza. L’importante è cercare le cose essenziali. “non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”. Oggi, forse più che mai, la società dell’immagine bombarda con modelli che spesso sono solo esteriori; appare allora prezioso questo invito a guardare sotto la superficie delle cose per rinnovare la propria vita scoprendone i pochi, veri valori fondamentali. La ricchezza, il potere, la bellezza solo esteriore, il lavoro alienante, la pigrizia, l’egoismo, non permettono di vivere a pieno la nostra vita e di esplorarne fino in fondo la bellezza. È compito dei nostri sodalizi, e anche mio in queste sale che profumano e raccontano la storia della nostra città, individuare i valori veri, sani, semplici e più puri. - Scoprire l’altro. E importante acquisire la coscienza che ogni persona è come un deserto che, in qualche luogo, nasconde un pozzo di acqua fresca zampillante a cui poter attingere. Questa consapevolezza può e deve far cambiare il modo di guardare le persone che si incontrano per fare cadere ogni pregiudizio e aprirci all’accoglienza di ogni persona, creatura meravigliosa di Dio. Egli, Padre buono, non abbandona nessuno dei suoi figli; sta allora a ognuno cercarlo come archeologi della fede per trovarlo nei propri vicini e, contemporaneamente, portarlo a loro come suoi testimoni. Dunque, aprirsi agli altri, confrontarsi, nessuna chiusura, nessuna restrizione. - Impegnarsi per l’altro. Nei rapporti personali, quali l’amicizia e l’amore, impegnarsi significa avere coscienza della responsabilità reciproca che questi legami creano: “È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante. (...) Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...“. Responsabilità, guida, proposta. Il Priore del resto è il Prius, il primo. Questo bastone non è scettro ma strada da indicare, pericoli da evitare e allontanare. - Vegliare. Nel senso evangelico del termine, significa evitare che i semi di baobab, che rischiano di infestare il cuore, mettano radici tanto profonde da non lasciare più spazio per il Signore e per le persone che si hanno accanto. Da solo posso poco. Abbiamo bisogno di calarci ancor di più nella realtà della nostra Parrocchia, e dall’altro lato avere Guide Spirituali ancora più vicine, che sappiano “disinfettare le ferite dei nostri cuori”. Tutte queste parole vorrei diventassero realtà viva e pulsante a partire da stasera. Lo farò con una squadra, per usare un termine calcistico, che unisce tradizione ed innovazione. Grazie Lorenzo, Grazie Vincenzo, Grazie Pina, Grazie a te Peppe. Lo farò consapevole che in questi anni, questo giovane priore dovrà costruire ancor più anche la sua vita, e dunque ha bisogno di voi. Lo farò insieme a voi, a chi fino a ieri è rimasto per scelta, volontà fuori da quella porta, lo farò con chi non ha mai abbandonato questo posto.
Share/Bookmark

Nessun commento:

Posta un commento