Il tema della settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani di quest’anno è stato proposto dal Movimento Cristiano degli studenti in India che ha celebrato il proprio centenario di impegno ecumenico.
La preghiera è dedicata particolarmente alla pratica della giustizia, soprattutto in quei luoghi del mondo in cui i più poveri fra i cristiani non vengono riconosciuti come un contributo fondamentale per l’unità.
Quest’attenzione è derivata dalle gravi discriminazioni nei confronti delle caste indiane più umili: i paria, detti anche “intoccabili”. In India il sistema delle caste accentua drammaticamente la mancanza di unità nelle Chiese e tra le Chiese.
In tutto il mondo, l’apartheid, il razzismo e i nazionalismi, mettono seriamente alla prova l’Unità dei Cristiani macchiando gravemente la testimonianza morale e l’ecclesialità delle Chiese quale corpo mistico di Gesù Cristo.
L’invito alla riflessione sul testo del profeta Michea “Quel che il Signore esige da noi” (6,6-8) vuole che la preghiera orienti il cammino di tutti a praticare la giustizia, nei sentieri della misericordia, a ricercare la bontà, per essere un segno forte di amore e di speranza e vivere con umiltà davanti al nostro Dio, nella radicalità della fede.
La riflessione ha mostrato come in un contesto di gravi ingiustizie nei confronti dei Dalits (“intoccabili”), sia nella società che nella Chiesa, non si poteva distinguere la ricerca dell’unità visibile dallo smantellamento del sistema della caste e dalla valorizzazione del contributo dei più poveri all’unità. La meditazione sul richiamo del profeta Michea “camminare umilmente con Dio” ha fatto comprendere come questo significhi camminare nella solidarietà con tutti coloro che lottano per la giustizia e la pace. Si tratta inoltre di marciare al di là delle barriere che dividono i figli di Dio e fanno loro del male. Ciò che Dio ci chiede oggi è di camminare sul sentiero della giustizia, della misericordia e dell’umiltà.
“Dio compassionevole, manda su di noi il tuo Santo Spirito perché infonda il suo soffio di vita e di guarigione su tutto ciò che in noi è frantumato e noi possiamo, insieme, rendere testimonianza della giustizia e dell’amore di Cristo. Cammina accanto a noi fino al giorno in cui potremo condividere un solo pane e un solo calice alla stessa tavola”. L'appuntamento annuale sarà vissuto anche nella Sala "Don Alfredo Ammendola" dell'Oratorio di San Nicola, dal 18 al 25 gennaio, alle ore 19.00
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