Tutto parla di una fede alimentata nel corso dei secoli e che fa delle nostre chiese autentici gioielli, espressione della storia di chi ci ha preceduti, di autentico amore e attaccamento verso il proprio tempio.
I carottesi sono particolarmente devoti a San Michele per cui seguono con grande partecipazione sia i festeggiamenti interni sia quelli esterni in occasione della ricorrenza della festività, che cade il 29 settembre.
La statua di San Michele, restaurata da alcuni anni e riportata alla iniziale bellezza artistica, è custodita in un tempietto che si trova alle spalle, in posizione sopraelevata, dell’altare maggiore della Basilica Pontificia di San Michele. La devozione al Santo è molto antica, risale al VII secolo, epoca in cui all’Arcangelo Michele fu dedicato un tempietto, che fu ampliato e modificato nei secoli successivi fino all’attuale Basilica. A proposito dell’affermazione di tale culto, si narra che Sant’Antonino, allora monaco benedettino nel ritornare a Sorrento, al cenobio dove viveva, avesse riferito la notizia circa l’apparizione dell’Arcangelo a cui lui e un altro monaco, San Catello, avevano assistito. Nacque così la devozione popolare per questo Santo che nella storia sacra è il difensore della fede.
In apertura e in chiusura della novena che si recita in questi giorni, due preghiere (inni) scritti dall'indimenticato Don Eduardo Mastellone ... l'amore e il legame di questo sacerdote al Santo è fortissimo, riporto i due testi, musicati nel 1926 dal Maestro D.M. Jaccarino B.C.
INNO TE SPLENDOR
(Testo del Can. E. Mastellone - Musica del Maestro D.M. Jaccarino B.C.)
Gloria e virtù de l'almo Genitore,
Gesù, vita de l'anime
Tra gli angeli, ministri
Del tuo volere, a Te, rendiamo onore.
Di mille e mille capitan le schiere,
Serrate, per Te pugnano:
Ma, vincitor, la croce
Inalbera Michele, invitto alfiere.
Egli del drago infrange la cervice,
Cacciandolo nel tartaro:
Ei fulmina dal cielo
Col capo la ribelle orda infelice.
De la superbia contro il triste duce
Seguiam l'invitto Principe:
Dal trono de l'Agnello
Di gloria a coronarci ei ne conduce.
Sia gloria al Padre Dio, che a salute,
Pel ministero angelico,
Guida del Figlio i nati,
Che il Santo Spirito segna in sua virtute.
INNO CHRISTE SANCTORUM
(Testo del Can. E. Mastellone - Musica del Maestro D.M. Jaccarino B.C.)
Cristo, che gloria agli angeli concedi,
Padre de l'uomo e Redentore amato,
Per te raggiungere possiam le sedi
Del ciel beato.
Presto Michele, l'angelo di pace,
Scenda da l'alto sopra i lari nostri,
Nel cupo abisso a ricacciar, pugnace,
Di guerra i mostri.
L'angelo forte, Gabriele, il rio
Nemico sperda, e visiti gli eretti
Templi, che, sempre saran grati a Dio,
Da lui protetti.
Raffael venga, medico pietoso,
Venga dal cielo a rilevare i lassi;
Dei vacillanti nel cammin dubbioso
Conforti i passi.
Di luce e pace l'inclita Regina,
Tutti gli angelici cori gloriosi,
Volgano a noi, con la magion divina,
Sguardi pietosi.
Tanto ci appresti
II Padre e il Figlio e l'ugualmente Santo
Spirito, cui da per tutto è data
Gloria col canto.
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