lunedì 18 maggio 2009

Noi ... un anno dopo


Approfitto per fare gli auguri al governo del sodalizio della Purificazione di Maria SS. di Mortora che ieri sera ha solennemente giurato. Bella la celebrazione, guidata da Don Ciro Esposito insieme a Don Francesco Guadagnuolo, attuale responsabile dell'Unità pastorale e a Don Francesco, parroco di Mortora.

Tonino Spasiano è stato riconfermato priore, con lui gli amici Luigi Iaccarino e Luigi de Maio e altri due giovani amministratori. Novità assoluta, e sicuralmente particolare, quella della nomina a segretario di una consorella (Trinità ne ebbe già una qualche anno fa), segno di una proiezione totale verso il futuro, per le nostre confraternite.

Riguardavo ieri i momenti del giuramento degli amici di Mortora ripensando che, esattamente un anno fa, presso il nostro Oratorio si votava per il rinnovo della Amministrazione. E' passato già un anno ... e dovendo tirare le somme per un primo bilancio dobbiamo far luce, doverosamente , su alcuni aspetti ... Innanzitutto guardando alla stretta attività del sodalizio, l'impegno attento e continuo alle riunioni dell'Unità Pastorale, l'adesione convinta alle iniziative del gruppo, in primis il testo unico che nascerà dai nostri sodalizi in vista della conclusione del Sinodo Diocesano, e poi la cura nella preparazione dell'Opuscoletto pasquale e la crescita, nel periodo quaresimale delle attività legate alla Settimana Santa (il cd. Bacio della Croce,quest'anno introdotta dai quattro momenti di preghiera condotti da Vincenzo Russo) fino al momento di incontro tra noi Luigini e i sodalizi della SS. Annunziata e Trinità la sera del Giovedì Santo, primo imprescindibile passo per una più vera (e non solo ipotetica) comunione di intenti. Un attento ufficio di segreteria ha fatto recapitare per Natale e Pasqua auguri a tutti i sodalizi dell'Unità, e insieme a Mortora, Trinità e SS. Annunziata pensiamo a "regali" comuni da donare alle neo amministrazioni subito dopo il loro giuramento.

Con un occhio a San Nicola, ricordando che il dettato statutario riconosce che l'Oratorio non vivrebbe se non in funzione della storica confraternita, ci siamo mossi in funzione di un continuum: le manifestazioni estive, il san Nicola Cup, il presepe, il legame forte con enti e associazioni pubbliche (il Comune, innanzitutto) e private (con un occhio attento e convinto alla nascente Pro Loco guidata dal nostro confratello Mimmo Cinque).

Son un convinto assertore dell'idea che il dolce far nulla, che l'indossare ostentando i simboli del proprio sodalizio senza poi proporsi in modo fattivo per la comunità tutta ... beh, non porterebbe da nessuna parte ...

Ma è anche vero che ancora molto c'è da fare ... e allora l'attenzione sempre più costante di Don Pasquale a ciò che si fa è un segnale vero di quello che Mons. Arturo Aiello diceva salutando tutte le realtà parrocchiali, prima della sua "avventura" alla guida della diocesi di Teano Calvi, ossia che "la fiamma dell'Oratorio era rimasta e doveva rimanere accesa" ... ci stiamo provando, con coraggio e con la consapevolezza che chi assume un ruolo di responsabilità non lo fa per vanagloria ... non lo fa per potere assolutistico (nelle confraternite vige ancora la democrazia!!!) ...

Io almeno la penso così ... spero anche i miei colleghi, i miei confratelli, le mie consorelle ...

Dobbiamo ispirarci, quanto più possibilie ai principi di carità e comunione con l'altro, per servire Cristo in ogni uomo, donna, ragazzo ... la vocazione delle confraternite è vocazione ad essere "buoni samaritani". Ossia sapersi chinare sui bisogni dell'uomo, di ogni uomo che passa accanto. Cosi come dovrebbe non mancare mai l'impegno sociale, che è stato un punto d'onore delle confraternite e deve continuare ad esserlo, nelle professioni, nelle arti, nei governi delle città, nel sostegno alle famiglie, nella difesa del lavoro, degli anziani e, soprattutto per noi Luigini, dei più giovani ...
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