lunedì 19 gennaio 2009

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani "Che formino una cosa sola nella tua mano”


Come ogni anno siamo ormai alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si celebra dal 18 al 25 gennaio con il seguente tema: "Essere riuniti nella tua mano". Queste parole del profeta Ezechiele dirette la popolo eletto sono un allegoria dell’unità della Chiesa, anche se il profeta le applica alla necessaria unità di Israele rotta a causa delle diatribe tra i capi del popolo. In particolare, si tratta della la seconda visione di Ezechiele, dove due pezzi di legno simbolizzano i due regni cui era diviso Israele. I nomi di ognuno delle tribù di ciascuno dei due regni (due delle dodici tribù del Nord e dieci del Sud) sono iscritti su questi pezzi di legno che sono comunque uniti per formarne uno solo (cf. Ez 37,15-23). Per il profeta Ezechiele la divisione del suo popolo era un riflesso della conseguenza del peccato e dell’allontanamento da Dio. Formare nuovamente un solo popolo era possibile a condizione di rinunciare al peccato, di convertirsi e di tornare a Dio. Tuttavia, in definitiva, è Dio che unisce il suo popolo, purificandolo, rinnovandolo e liberandolo dalle proprie divisioni.
Per il Profeta questa unità non è una semplice riunificazione di gruppi precedentemente separati; si tratta piuttosto di una creazione nuova, della nascita di un popolo nuovo che dovrà essere segno di speranza per altri popoli e per tutta l’umanità. Di qui il tema: “Che formino una cosa sola nella tua mano” (Ez 37,17).
Durante la Settimana de preghiera per l’unità dei cristiani 2009, siamo dunque tutti invitati a pregare per la promozione dell’unità e per la costruzione della pace, che sono importanti responsabilità per le quali tutti i cristiani del mondo devono impegnarsi.
La speranza sulla quale si fonda questa preghiera è che tutti gli abitanti della terra si facciano popolo di Dio; che Dio sia il loro Dio; e che l’umanità abbia la grazia di conoscere la gioia, la prosperità e la pace superando divisioni e conflitti.
I cristiani devono pregare con pazienza fino a quando saranno raggiunti “cieli nuovi e terra nuova”; solo allora “essi saranno mio popolo e io sarò il loro Dio” (Ez 37,23).
La settimana di preghierà è cominciata nel nostro Oratorio sabato scorso, e fino al 24 si celebrerà alle ore 18,30. Martedì 20, sarà ospite il prof. Agostino Aversa, direttore dell'Uffico per il dialogo interreligioso della nostra diocesi, sabato 24 sempre alle ore 18,30 Padre Gianluca Savarese, giovane frate francescano, concluderà la settimana di preghiera con una solenne celebrazione eucaristica. Siete tutti invitati!!!
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