Fuori da tutto, quel che conta è l’orgoglio. E il San Nicola Team è riuscito - non senza qualche spavento - a vincere a Torre del Greco, nel bellissimo centro Sporting Poseidon, contro il Parco Città. Una partita esattamente dai due volti, come tutto il campionato dei sannicolini. Un primo tempo di forza, classe e cervello, con D’Esposito e Aiello in gol, merito pure di un ottimo Cacace nel dettare i tempi (per lui migliore prova stagionale) e almeno altre quattro palle gol letteralmente divorate (soltanto una per merito del portiere avversario). Poi d’improvviso il calo di concentrazione. Immediato, puntuale, chirurgico. Il San Nicola si fa raggiungere nell’arco di soli otto minuti. Dorme la difesa. Dormono gli esterni. De Martino troppo sbilanciato in avanti, Guarracino ancora non al top dopo la brutta botta rimediata due settimane prima ad Acerra. Sul due a due e ancora venti minuti da giocare, poteva accadere di tutto. Mister Gargiulo rimette in campo Russo e Cacace, poi nuovamente Gambardella quando lo stesso Russo piccolo ma determinato è costretto a fare falli continui. A tirare le castagne dal fuoco ci pensa D’Esposito, che a Torre del Greco dimostra di che pasta è fatto, confermando che senza espulsioni dubbie e un acciacco fisico alla coscia che lo tormenta da mesi, il team sannicolino avrebbe avuto una marcia in più. Tripletta di D’Esposito e nuovi spazi che si aprono, complice la voglia, mai doma, del Parco Città di riprovare a rimontare. Divora gol a ripetizione De Martino, piazzato al centro dell’attacco. E sarà quest’ultimo a procurare involontariamente, il fallo che a detta dell’arbitro procura il 5 fallo e il conseguente calcio franco. Rete del Parco Città e partita nuovamente in bilico? No, l’arbitro fischia senza concedere recupero. Finisce 3-4 a Torre. Il San Nicola non vinceva in trasferta dal 16 febbraio scorso. Un digiuno lunghissimo. E ora a Meta, nell'ultima sfida di campionato arriva il Napoli Calcetto. Troppo brutta la figura fatta all'andata a Fuorigrotta. E non c’entrava troppo l’arbitro. La squadra anche a Napoli aveva dimostrato evidenti cali di concentrazione. Dove manca il fisico serve la testa. Lo si sa... E allora testa e cuore nell'ultima di campionato per fare uno sgambetto alla terza forza del torneo, per battere una grande, per dare soddisfazione ai tifosi, per onorare fino all'ultimo minuto il campionato.
SPIRA ANTONIO - colpevole sul primo dei due gol che a inizio ripresa hanno messo ko i sannicolini. Ma anche buone parate, e i complimenti del mister avversario. DEVE CRESCERE 6
AIELLO DONATO - Diciamocelo. Non la migliore partita. Contro l’Alma Verde non aveva mollato il suo avversario per neanche un secondo. Qui la voglia propositiva ha la meglio sulla fase difensiva. BRIVIDI 6
CACACE ANGELO - Gioca - oggettivamente - la miglior partita in campionato. Serve D’Esposito in più di una occasione. Prodigioso in fase difensiva, un paio di recuperi sono davvero degni di nota. SICURO 6,5
RUSSO PASQUALE - troppa foga, figliolo. Anche perché i falli si accumulano e i calci franchi (fatti e subiti) non sono proprio la specialità sannicolina. Però non molla, anche perché il suo marcatore è uno spilungone alto quasi il doppio. TENACE 6
GAMBARDELLA GIOVANNI - è un Giovanni meno incisivo in fase difensiva e più propositivo in avanti. Si divora un gol sotto porta. Ha belli spunti, sicuramente un’arma in più in un attacco che quest’anno è stato discontinuo. Nella ripresa viene chiamato a fare il duro lavoro di copertura, senza troppe sbavature. MIGLIORARE LA MIRA 6
DE MARTINO RINO - uno dei dilemmi di questo campionato è dove sia andato a finire il vero Rino. Ci prova più volte, una infinità di volte. Perché il Parco Città lascia spazi indefiniti alle sortite sannicoline. Sbaglia molto, ed è un peccato, perché poi si danna avanti e indietro. Meriterebbe la gioia di un gol. SAZIO O DIGIUNO? 6
GUARRACINO ANDREA - il ritorno in campo è già una gioia. Perché lo spavento ad Acerra è stato grande. E lo stop forzato imposto dai medici, faceva pensare a d una stagiona già conclusa. Invece il leone è tornato a ruggire. Con un pizzico di paura in più, naturalmente, ma con le giocate che tutti conosciamo. BENTORNATO 6
D’ESPOSITO GIUSEPPE - Si regala una tripletta, ma ne poteva fare almeno il doppio. Rispolvera tutto il suo repertorio. Un Giuseppe così, in trasferta, non lo vedevamo addirittura da dicembre, contro il Santa Maria la Bruna. In mezzo, un infortunio che non gli ha dato pace. Un calciatore che può giocare ovunque, che nella terribile trasferta di Acerra ha addirittura sostituito capitano Aiello in difesa. Uomo ovunque che ha troppa voglia di caricare la squadra in vista dell’ultima gara. TRASCINATORE 7
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